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Riaperture, Sileri: “Dall’1 maggio ma graduali”. Draghi: “Vaccini? Nessuna deroga alle Regioni”

“Abbiamo i dati in miglioramento, l’R0 è sceso a 0,92 la scorsa settimana e verosimilmente anche questa settimana continuerà a scendere ma per le riaperture bisogna procedere con giudizio, altrimenti rischiamo di aprire in anticipo e poi dovere richiudere“. Lo ha detto ad Agorà su Rai 3 il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.

Non ci saranno eccezioni”, è il ragionamento del premier, “e faremo ogni sforzo necessario per far rispettare le priorità del piano“. Una linea ribadita dopo aver ascoltato dalla viva voce di Franco Locatelli le ultime notizie sulla curva del virus. Che scende a fatica, a causa della massima contagiosità della variante inglese.

Immagino che consolidando i dati, scendendo largamente sotto un’incidenza di 180 casi ogni 100mila abitanti, a quel punto dal 1 di maggio si potrà tornare a una colorazione più tenue delle Regioni. Riaprire i ristoranti potrebbe essere fattibile – ha osservato –  però non dal primo maggio secondo me, ma progressivamente di settimana in settimana nel mese di maggio, fino ad arrivare ai primi di giugno con una riapertura modello inglese“.

Sileri ha ribadito che la data della riapertura “è guidata dalle vaccinazioni. Le vaccinazioni procedono, e quando hai vaccinato il 75% degli over 80, il 75% tra i 70-79enni, e hai protetto tutti i fragili, trovare un anziano in terapia intensiva dovrebbe essere un evento sporadico. Ecco perché – ha concluso il sottosegretario – la campagna vaccinale doveva iniziare dagli anziani e deve continuare con gli anziani, senza nessuna deroga”.

Concorde anche il premiere Mario Draghi, come riportato dall’agenzia Dire: “Non ci saranno eccezioni”, è il ragionamento del premier, “e faremo ogni sforzo necessario per far rispettare le priorità del piano“. Una linea ribadita dopo aver ascoltato dalla viva voce di Franco Locatelli le ultime notizie sulla curva del virus. Che scende a fatica, a causa della massima contagiosità della variante inglese.

“Non so se il governo impugnerà o no la decisione di De Luca. Spero che non ve ne sarà bisogno. È nell’interesse della regione stessa partire dagli anziani“, ha aggiunto rispondendo alla domanda se il governo intende impugnare la decisione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di non rispettare il parametro delle fasce di età per la vaccinazione.

C’è un piano nazionale che è stato condiviso dalla conferenza Stato-Regioni ed è un piano nazionale su base medica“, ha spiegato Sileri. “Se non viene applicato si rischia tra un mese di trovarsi le terapie intensive piene e non poter riaprire. Questo è il vero problema. Se proteggi gli anziani riapri“.

Fonte Agenzia Agi.

 

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