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Riaperture, Bonaccini: “Serve prudenza. Pronti a intervenire se situazione si aggrava”

Ultima settimana senza zone gialle in Italia, e ultima settimana in arancione in Emilia Romagna. Per Stefano Bonaccini serve ancora prudenza, e l’invito del presidente della Regione e quello a non cedere alla tentazione di credere che quello del 26 sia di fatto un “liberi tutti”.

Il presidente regionale richiama anche a comportamenti corretti, nel momento in cui si sta per partire con le riaperture. “Bisogna che le persone abbiano comportamenti individuali responsabili. Puoi mettere i controlli che vuoi, ma se uno non comprende che gli strumenti di protezione individuali e il distanziamento sono ancora necessari rischia di fare un danno a se stesso e anche agli altri“, sottolinea ancora Bonaccini.

Che si sia preoccupati è naturale perchè veniamo da oltre un anno di incubo che non ci ha ancora lasciati”, ha detto il governatore dell’Emilia-Romagna, interpellato questa mattina a Mattino 5 sulle riaperture.

Le cose “stanno migliorando altrimenti non si parlerebbe ovviamente di riaperture“, ha puntualizzato. “Abbiamo per fortuna i reparti Covid e le terapie intensive che stanno cominciando a scendere, la curva dei contagi è sotto l’1 nella quasi totalità delle regioni. Come Regioni abbiamo presentato tutti insieme una serie di richieste, buona parte delle quali sono state accolte”.

Come ha detto Draghi, sottolinea il presidente, il “rischio calcolato va corso altrimenti rischieremmo davvero in una parte del paese la disperazione sociale“.

Ma, afferma in un altro passaggio dell’intervista Bonaccini, “una certa prudenza rispetto ad alcune richieste in più che c’erano io la condivido, perchè non è ancora sparito il virus, circola ancora e quindi una certa prudenza serve. Vediamo nelle prossime settimane come va, pronti a situazioni che richiedano interventi puntuali“.

Agenzia Dire.

 

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