“Lo avevamo già detto: quando saremo sopra la soglia di sicurezza del 95% di copertura vaccinale potremo togliere l’obbligo, ma questo dovrà avvenire su tutti i bambini e la popolazione giovanile, in tutte le fasce d’età e con dati strutturali confermati in un periodo di tempo necessario”.
E ancora: “La consigliera Sensoli dovrebbe parlare delle cose che conosce, evitando di speculare su un tema così serio come la salute pubblica e, in particolare, quella dei bambini. E’ incredibile che di fronte al largo consenso che si registra fra le famiglie, i genitori, la comunità scientifica sull’obbligo vaccinale, sul quale l’Emilia-Romagna è stata apripista a livello nazionale, cosa di cui rimaniamo orgogliosi, continui a strumentalizzare solo per motivi elettorali, andando in cerca di qualche voto in più”.
Così Sergio Venturi, assessore regionale dell’Emilia Romagna alle Politiche per la salute, dopo le dichiarazioni della consigliera regionale M5S sul tema vaccini, in particolare per quanto riguarda gli obblighi previsti dalla legge.
“Di fronte poi a quale novità? – si chiede Venturi – Lo abbiamo detto fin dall’inizio, quando approvammo la legge regionale, nel novembre 2016, che nel momento in cui fossimo tornati sopra la soglia di sicurezza del 95% di copertura vaccinale indicata dall’Organizzazione mondiale della sanità, avremmo potuto togliere l’obbligo, ma questo dovrà avvenire su tutti i bambini e la popolazione giovanile, tutte le fasce d’età e con dati strutturali confermati in un periodo di tempo necessario. Intanto, la nostra legge funziona, visto che a poco più di sei mesi dal via libera del provvedimento, nel giugno 2017, già si registrava una copertura complessiva del 96,6% tra i bambini nati nel 2015 per la vaccinazione contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B, per le quali la legge regionale aveva introdotto l’obbligo per l’iscrizione al nido: una inversione di tendenza straordinaria, che ci fa capire come siamo sulla strada giusta”.
“Quanto alle famiglie e ai genitori dubbiosi – conclude Venturi – verso i quali abbiamo sempre avuto il massimo rispetto e piena comprensione, proseguiremo col fornire informazioni e risposte a tutte le loro domande, attraverso il personale dedicato presente nelle aziende sanitarie, il materiale informativo disponibile nelle strutture e nei siti sia delle aziende stesse, sia della Regione”.