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Regione, Pompignoli (Lega Nord): perché il cambio di destinazione d’uso de “Il melograno”

In una interrogazione il consigliere chiede le ragioni della scelta sull’immobile già vincolato e finanziato per l’adeguamento:

Per quale motivo la Regione Emilia-Romagna ha accolto l’istanza avanzata dal Comune di Rimini per il cambio di destinazione d’uso dell’asilo ‘il Melograno’, già vincolato a nido per quindici anni, a decorrere dal 17 dicembre 2013, e destinatario di contributi per la messa in sicurezza dello stabile e l’avvio di importanti interventi strutturali?“. È quanto chiede Massimiliano Pompignoli (Lega nord) a proposito della sede del nido situato in via Covignano, a Rimini, destinato a diventare una scuola dell’infanzia, poiché – segnala – “secondo quanto dichiarato dal Comune di Rimini, negli anni educativi dal 2012/13 al 2016/17 il nido sarebbe stato sottoutilizzato“. “Il taglio dei 45 posti dell’asilo nido ‘Il Melograno’, annunciato dall’assessore alla scuola del Comune di Rimini negli scorsi mesi – riferisce il consigliere – ha sollevato le proteste dei genitori dei bambini che lamentavano scarso coinvolgimento e la frettolosità del provvedimento assunto“. I posti, segnala ancora il consigliere – “di fatto non verranno ‘sostituti’ ma piuttosto assorbiti in altre strutture già esistenti, poiché i requisiti di legge impongono, per gli asili nido, criteri più stringenti in materia di sicurezza dei locali e specifici vincoli edilizi che rendono difficile il reperimento di spazi similmente adatti”. Il consigliere segnala inoltre che già dal 2014, in virtù delle scarse iscrizioni, la cooperativa Millepiedi a cui era stata affidata in concessione la gestione della struttura per il periodo settembre 2012-giugno 2017, si era attivata adibendo lo stabile per metà a scuola dell’infanzia e, per l’altra metà, a nido sfruttandone così la massima capienza e facendolo lavorare a pieno regime; Pompignoli chiede quindi i motivi per i quali il Comune di Rimini non abbia chiesto lo svincolo nel 2014, quando in virtù delle scarse iscrizioni la cooperativa, a cui era stata affidata in concessione la gestione della struttura per il periodo settembre 2012-giugno 2017, “si era attivata adibendo lo stabile per metà a scuola dell’infanzia e, per l’altra metà, a nido sfruttandone così la massima capienza e facendolo lavorare a pieno regime”. E ancora: a quanto ammonti il contributo dalla Provincia di Rimini all’asilo “Il Melograno” e quali interventi siano stati finanzianti. Per quanto infine riguarda i 45 posti che verranno meno al Melograno, Pompignoli domanda se i genitori dei bambini che un tempo frequentavano questa struttura godranno di una sorta di diritto di prelazione nell’iscrizione dei propri figli all’anno educativo 2017/2018 e se ciò comporti una variazione nella retta scolastica e, in caso affermativo, in che termini.

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