«Ho ritenuto opportuno condividere una risoluzione presentata dal M5S e dedicata alle strategie turistiche, pur emendando alcune parti, perché credo nello sviluppo di questo settore e della sua centralità per l’economia. È importante che il Governo si impegni con maggiore determinazione anche a livello nazionale sul tema. – spiega il consigliere regionale Pd Nadia Rossi – L’emendamento più sostanzioso che ho proposto al documento dei Cinque Stelle è proprio quello che impegna la Giunta a richiedere al Governo, congiuntamente con le Regioni, un approccio al turismo quale fondamentale settore industriale per lo sviluppo del Paese. Vanno infatti incentivate azioni che valorizzino il settore dal punto di vista produttivo e occupazionale, con particolare riferimento alle misure di contrasto alla precarietà. Senza dimenticare gli aspetti ambientali e di programmazione urbanistica».
Il dato complessivo della programmazione delle misure per l’occupazione e qualificazione, con riferimento al settore del turismo e commercio, evidenzia un investimento complessivo di oltre 174 milioni in Emilia-Romagna, ai quali si aggiunge la programmazione trasversale a sostegno di tutti i lavoratori e di tutte le imprese, quali ad esempio la formazione in apprendistato. «Oltre a questo, io stessa in Regione sono stata relatrice di due leggi per modificare l’assetto del turismo. – precisa il consigliere democratico riminese – Dalla legge di riforma dell’organizzazione del sistema di promozione a quella dell’offerta del prodotto, attraverso la valorizzazione dei territori. Penso anche ai progetti di riqualificazione delle strutture ricettive, ai 25 milioni di euro di risorse regionali messe in campo per gli anni 2019 e 2020 per la riqualificazione delle strutture turistico-ricreative, ai 21 milioni di euro per sostenere l’accesso al credito, alla norma sui condhotel, alla legge per la riqualificazione dei waterfront, dei lungomari, da Cattolica a Goro. Un impegno quindi a 360° che deve proseguire, anche a livello nazionale, per garantire ai lavoratori e alle imprese di questo settore le misure necessarie così come sono previste per altri settori industriali».