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Regione, multe annullate. Bonaccini: “Nessun privilegio, missioni istituzionali”

Sulla vicenda della multe annullate ai rappresentanti istituzionali interviene anche il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Sanzioni che interessano il periodo che va dal 2015 al 2017 e su cui i grillini hanno sollevato un’aspra polemica. «Non ci sono stati privilegi. – chiarisce Bonaccini – Nessuna legge è stata infranta e non un euro è stato speso dall’Ente. Dopodiché, parliamo di una ventina di multe su oltre mille spostamenti, tutte missioni istituzionali, per stare vicini al territorio ed essere ovunque ci chiamino. Complessivamente centinaia di migliaia di chilometri percorsi se consideriamo anche gli spostamenti con le nostre auto personali». E proprio perché «Giriamo l’Emilia-Romagna in lungo e in largo, è capitato di tardare e di non voler mancare agli appuntamenti, così come i ricorsi presentati alle Prefetture sono stati fatti seguendo le istruzioni sulle notifiche arrivate, come chiunque può fare. Ripeto: nessuno privilegio e favore perché siamo o ci sentiamo la Regione, per dirla con chiarezza. E così come l’essere nei territori, ascoltare la società regionale ci sembra normale, altrettanto è sembrato all’Amministrazione il poter fare ricorsi sulle multe, senza gravare in alcun modo sulla collettività in caso di non accoglimento da parte delle Prefetture, come in alcuni casi è successo. Ed è normale per me, per noi, chiedere scusa se nel fare questo siamo andati contro la sensibilità della nostra comunità, quella emiliano-romagnola, anche di una sola persona. Convinti di stare facendo un serio lavoro in tutti i settori, dalla sanità alle politiche sociali, dalla crescita all’occupazione proprio per la nostra comunità, coinvolgendo territori e parti sociali». 

Le lamentele sono partite dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Piccinini.

Sotto l’etichetta di «privilegiata» è finita anche l’assessore Emma Petitti, accusata di non aver pagato le multe prese mentre si trovava a bordo dell’auto blu. La politica riminese ha preso in totale 4 multe. Tre di queste risalgono allo stesso giorno, il 19 marzo 2016. Per tutte le sanzioni aveva chiesto alle Prefetture l’annullamento dei verbali, spiegando che l’autista aveva superato i limiti di velocità per motivi istituzionali.

Alla fine, tre delle quattro multe erano state cancellate. Su una, la prima, le forze dell’ordine non avevano eseguito la richiesta per mancanza di documentazione che attestasse quanto dichiarato. La Petitti aveva così pagato la sanzione di 353 euro di tasca sua. Si tratta, spiega la Petitti, di una multa presa a Bentivoglio mentre si trovava in viaggio per Ferrara. Qui doveva partecipare a un incontro tra gli amministratori regionali e i rappresentanti istituzionali, economici e associativi della provincia di Ferrara, e un convegno.

«Nei quattro casi soltanto una multa è stata confermata e così ho provveduto personalmente a pagarla». Riporta l’assessore regionale al Resto del Carlino – Rimini. «Non c’è quindi alcun privilegio o alcun trattamento di favore nei nostri confronti, ma solo tanto lavoro e la presenza costante nei territori. Invito il consigliere del M5S Piccinini a condividere con me una giornata di lavoro, dopodiché potremo discutere dei privilegi di cui parla senza conoscere la realtà».

Bonacci, inoltre, ricorda ai pentastellati le manovre realizzate dalla sua Giunta per contenere le spese. «Come ci viene riconosciuto dagli stessi che ci muovono critiche (legittime), con la mia Giunta abbiamo tagliato i costi della politica come nessun altro, 15 milioni in meno con la prima legge di questa legislatura, azzerato le auto blu, combattuto gli sprechi e fatto della sobrietà il tratto distintivo del nostro modo di amministrare e governare, a partire dall’essere quelli che si sono per primi cancellati il vitalizio per sempre».

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