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Regione Marche si schiera coi bagnini: “Bolkestein non va applicata”

“La Regione Marche è al vostro fianco contro l’applicazione della direttiva Bolkestein. Il rischio è quello di creare un danno enorme non solo alle imprese familiari che gestiscono gli stabilimenti balneari, ma al territorio stesso”. Lo dice in una nota il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che questa mattina accompagnato dagli assessori Stefano Aguzzi, Francesco Baldelli e Guido Castelli, ha incontrato una rappresentanza degli imprenditori turistici balneari della Itb di San Benedetto del Tronto riuniti di fronte alla sede del consiglio regionale di palazzo Leopardi ad Ancona per una manifestazione.

“Attorno al settore si è sviluppata una filiera di eccellenza – aggiunge Acquaroli – che coinvolge le imprese che gestiscono le aree demaniali e che si riversa anche su tutto l’indotto fatto di turismo, enogastronomia, cultura, artigianato e commercio. Il timore è anche che il cambio al timone di queste imprese, possa portare delle logiche che nulla hanno a che vedere con la storia e le tradizioni del nostro territorio e, come è successo in altre epoche per altri settori, si rischia veramente di distruggere un comparto trainante in Italia”.

Il presidente nazionale Itb Italia Giuseppe Ricci, oggi ad Ancona insieme ad alcuni rappresentanti dell’associazione di Rimini e Viareggio, sottolinea che “siamo qui a sostegno del presidente Acquaroli perché lui e la sua giunta ci hanno dato il loro appoggio sin dall’inizio del mandato e si stanno spendendo per sensibilizzare i parlamentari ed il Governo nazionale sulla questione”.

Il presidente delle Marche ritiene sia necessaria una mappatura delle aree demaniali. “La Regione Marche può coerentemente essere vicina a queste imprese sollecitando nelle sedi competenti della Conferenza della Regioni la necessità del completamento della procedura di mappatura a livello nazionale delle aree demaniali e la verifica della sussistenza dei presupposti per l’applicazione della Bolkestein – conclude -. Senza mappatura qualsiasi atto sarebbe una forzatura che sottintende qualcosa di diverso”.

Nei giorni scorsi l’assessore al Demanio, Guido Castelli, ha chiesto ai Comuni marchigiani di astenersi dall’emanazione dei bandi per le concessioni balneari, a fronte della necessità di una legge nazionale di riordino. “Nella giornata di domani – dice Castelli – scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti al Dl Concorrenza. Monitoreremo scrupolosamente l’evolvere dei lavori parlamentari così da scongiurare, per quanto di nostra competenza, uno scenario che contrasterebbe con l’interesse dei territori e delle imprese italiane”.

(Agenzia DIRE)

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