La Bianca-Luisella, piattaforma adibita alla produzione di gas e posizionata nell’Adriatico all’altezza di Cattolica, finisce nel mirino del Movimento 5 Stelle. Il gruppo regionale, infatti, ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta regionale di aderire al ricorso promosso dal Comune del riminese. Il progetto prevede l’installazione di una nuova piattaforma non presidiata adibita alla produzione di gas, denominata appunto Bianca-Luisella, alla perforazione e alla messa in produzione di 8 nuovi pozzi e all’installazione di 3 condotte sottomarine, di lunghezza pari a circa 4 chilometri, per il trasporto del gas dalla piattaforma Bianca-Luisella alla piattaforma Brenda, nonché all’adeguamento di quest’ultima. Ma “la Regione – sottolinea il Movimento – non ha partecipato alla Conferenza dei Servizi che si è svolta il 1° aprile 2014″ in cui è stato discusso il progetto. In più, sia il Comune di Pesaro sia quello di Cattolica hanno espresso contrarietà al progetto: il primo, approvando una mozione per contrastare le attività di ricerca di idrocarburi e dare incarico alla commissione competente di analizzare gli atti amministrativi futuri; il secondo, decidendo di impugnare il decreto ministeriale che autorizza la nuova piattaforma. Per questo, i consiglieri del Movimento 5 Stelle domandano alla Giunta regionale “se nel procedimento autorizzativo del progetto Bianca-Luisella la Regione abbia mai partecipato e in cosa sia consistita l’eventuale partecipazione”. Inoltre, chiedono se la scelta di “una sostanziale inerzia e astensione passiva, che non ha prodotto alcun risultato, non abbia rappresentato una sorta di clamoroso autogol, venendo a mancare la tutela degli interessi della comunità regionale”. Infine, domandano all’esecutivo regionale se, come ultima occasione per la salvaguardia effettiva degli interessi regionali in materia ambientale e a tutela delle attività nel settore turistico della Riviera, non ritenga utile aderire al ricorso promosso dal Comune di Cattolica, come ricorrenti a pieno titolo, entro il 27 gennaio 2018 o, ad adiuvandum, anche in data successiva.