“Per statuto non possiamo sostenere il candidato di un partito”: Luigi Di Maio, di fronte agli attivisti 5 Stelle riuniti in un hotel di Bologna, piazza un masso sulla strada che dovrà definire il percorso da intraprendere in vista delle elezioni regionali in Emilia Romagna.
Il capo politico 5 Stelle è stato accolto dagli applausi della platea che ha riempito la sala del Savoia Regency Hotel e ha di fatto chiuso ancora una volta la porta a un accordo elettorale con il candidato dem Stefano Bonaccini.
Al suo ingresso, l’ex capogruppo M5Ss di Reggio Emilia Norberto Vaccari ha scandito “mai con Bonaccini” e dalla sala si è sollevato un boato.
I consiglieri regionali uscenti dell’Emilia Romagna la pensano in altro modo. Infatti l’Emilia Romagna è una polveriera, ci sono almeno tre consiglieri uscenti su quattro che chiedono un nuovo sondaggio sul blog per decidere se correre o no insieme al Pd, sostenuti da voci nazionali come Vincenzo Spadafora, Roberta Lombardi e Carla Ruocco.
Ora questi consiglieri, presenti in sala, si chiudono in un no comment. E forse anche per questo, si moltiplicano le voci che parlano di ‘grillini’ in fuga, pronti a entrare nella lista civica del governatore uscente.
