“Esprimo soddisfazione per l’apertura a favore della realizzazione dell’impianto eolico offshore a Rimini – dichiara Silvia Zamboni, Capogruppo di Europa Verde dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – contenuta nell’intervento stamattina dell’assessore Colla nel corso dell’assemblea legislativa di stamani. Le sue parole fanno seguito all’incontro della scorsa settimana tra il sindaco e l’assessora alla transizione ecologica di Rimini con i rappresentati di Energia Wind 2000, la società che ha proposto al Ministero delle infrastrutture il progetto della centrale eolica offshore al largo della costa riminese. Speriamo che finalmente si sia avviato un confronto costruttivo per realizzare questo progetto che comprende 51 pale eoliche disposte su tre archi posti ad una distanza tra 9,5 e 18 miglia, contro le 6 miglia del precedente progetto. È noto che Europa Verde – prosegue la dichiarazione di Silvia Zamboni – da anni sostiene la necessità di realizzare questo impianto per concretizzare nella nostra regione la transizione energetica a favore delle rinnovabili. I tempi ci sembrano maturi per realizzare il progetto di riviera adriatica eolico-solare, un progetto che oltre a rispondere alla lotta ai cambiamenti climatici e all’obiettivo di autonomia energetica nel nostro paese può diventare anche un brand efficace per attirare l’attenzione dei turisti nord-europei notoriamente molto sensibili alle questioni ambientali. Nei mesi scorsi anche esponenti della Giunta avevano espresso perplessità rispetto al temuto impatto sulla skyline dell’impianto eolico off shore di Rimini. Le parole odierne dell’assessore Colla sul nuovo assetto dell’impianto che viene allontanato dalla riva rispetto al progetto precedente hanno aperto la strada a una valutazione positiva che ne favorirebbe la realizzazione. In Emilia-Romagna – conclude Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – si prenda esempio dalla Puglia dove a Taranto qualche giorno fa è stato inaugurato il primo impianto eolico off shore italiano e di tutto il Mediterraneo. Speriamo che questo impianto inauguri un percorso virtuoso che potrebbe trasformare i mari italiani nell’hub del sud Europa per l’energia eolica grazie anche alle nuove tecnologie del settore offshore più performanti che in passato”.