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Regione Emilia Romagna, ok ad aggiornamento piano trasporti, 5 Stelle unici contrari

Il Piano integrato dei trasporti 2025 è stato adottato oggi dall’Assemblea legislativa con il voto favorevole del Partito democratico, le astensioni di LegaFratelli d’Italia Forza Italia e i voti contrari del Movimento 5 stelle. Contro le grandi opere stradali anche Sinistra italiana e Silvia Prodi che in sede di votazione si sono astenuti ad eccezione del voto sul capitolo che riguarda le infrastrutture stradali in cui ha espresso il proprio ‘no’. Il Piano regionale integrato dei trasporti (Prit) è il principale strumento di pianificazione della mobilità, di persone e merci, della regione. Definisce e sviluppa gli obiettivi strategici, descrive il sistema di azioni previsto per il loro perseguimento. Ecco alcune azioni previste.

Infrastrutture. Dal punto di vista del quadro infrastrutturale il Piano è un aggiornamento, e non un nuovo documento, di quello del 1998. Prevede di completare le opere non ancora concluse, verificandone la loro attualità e, in caso contrario, modificandole. Obiettivo principale del Piano: la riduzione del 50% dei tratti in congestione della rete stradale regionale.

Per quanto riguarda il territorio riminese, fra gli interventi alle ferrovie è previsto l’ammodernamento della Rimini-Ravenna. Per quanto riguarda il parco mezzi a breve inizierà la sostituzione dei treni che terminerà nel 2020: saranno 39 i mezzi Hitachi Rock a doppio piano da 600 posti a sedere e 47 Alstom Coradia Pop da 300 posti.

Il trasporto pubblico locale. Per sviluppare il tlp è previsto l’arrivo di 600 nuovi mezzi entro il 2020, che saranno ripartiti su base territoriali. Verrà inoltre completato il sistema tariffario integrato ferro-gomma, iniziato nel 2008.

La logistica. Il Prit si pone come obiettivo al 2025 un incremento del 30% del trasporto merci ferroviario, raggiungendo le 25 mila tonnellate l’anno. Punta a costruire un incentivo regionale, che si affiancherà a quello nazionale ‘Ferrobonus’, per chi sceglie il treno rispetto ai tir, e al potenziamento della ‘piattaforma logistica regionale’.

Ancora: il completamento e il potenziamento degli scali principali della rete Rfi e Fer, spingendo su quelle opere necessarie all’adeguamento ai corridoi europei Ten-T. Il Prit inoltre punta a promuovere l’attivazione di un tavolo strategico con i nodi intermodali regionali, l’innovazione tecnologica e organizzativa e politiche che integrino le aree industriali con i nodi della piattaforma logistica.

 Sistema aeroportuale. Il Piano specifica anche che “l’attuale insieme degli aeroporti aperti al traffico commerciale in Emilia-Romagna (Bologna, Rimini e Parma) non prevede l’apertura di ulteriori scali, ad eccezione di quello di Forlì”, per cui si aspetta di attendere il piano di sviluppo dello scalo. Per quanto riguarda il Marconi, il Piano prevede la “valorizzazione dell’Alta velocità” con l’attivazione del collegamento ferroviario tra l’aeroporto e la stazione, il People Mover.

Il Prit identifica l’aeroporto Marconi (Bologna) come portale strategico per l’accessibilità del sistema economico emiliano-romagnolo, prevede per il Verdi (Parma) un ruolo complementare, trovandosi tra Milano e Bologna, che potrà favorire l’accessibilità all’area emiliana e a importanti poli economici produttivi puntando quindi maggiormente sui cargo, e infine conferma il Fellini (Rimini)  come scalo principalmente dedicato al traffico turistico e business diretto sulla costa adriatica, e con carattere internazionale per l’accesso alla Repubblica di San Marino.

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