Prosegue l’iter del progetto di legge “Disciplina per l’avvio e l’esercizio dei Condhotel e per il recupero delle colonie”, che detta regole e requisiti per avviare e gestire questa nuova tipologia di struttura: una formula ricettiva mista che prevede, nelle stesse strutture alberghiere, la compresenza di camere classiche e alloggi privati. Oggi la relatrice dem Nadia Rossi ha presentato il progetto anche in Commissione Territorio ricevendo l’ok della maggioranza.
“La legge ha l’obiettivo di riqualificare e migliorare la qualità delle strutture ricettive, favorire gli accorpamenti, fidelizzare la clientela internazionale e diversificare l’offerta turistica. – spiega Rossi – Il tutto per far crescere ancora di più un settore che, con quasi 60 milioni di presenze registrate in Emilia-Romagna nel 2018, ha segnato per il secondo anno consecutivo numeri da record. Gli albergatori potranno destinare fino a un 40% della superficie delle camere alla realizzazione di alloggi da vendere a privati, a condizione che le risorse ricavate dalla vendita siano destinate alla riqualificazione degli edifici e al miglioramento dei servizi e dello standard di qualità. Gli interventi che possono essere realizzati puntano sia alla crescita degli standard di qualità sia alla sicurezza. La possibilità della trasformazione in condhotel è stata estesa anche alle colonie marittime e montane: una misura antidegrado che tiene conto della specificità della regione, dove questi edifici sono molto diffusi, e che permetterà il pieno recupero di importanti complessi immobiliari, risparmiando, allo stesso tempo, suolo pubblico”.