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Regione, Ambiente: verso il riconoscimento dei “santuari degli animali”

La Regione avvierà un percorso di riconoscimento giuridico dei “santuari degli animali”, i rifugi a conduzione famigliare o comunque gestiti da volontari, in cui animali sottratti a maltrattamenti o ad allevamenti intensivi vengono raccolti e accolti. Lo ha dichiarato il sottosegretario Davide Baruffi rispondendo in Aula a un’interpellanza di Giulia Gibertoni (Misto), che aveva domandato alla Giunta un censimento in via sperimentale di questi luoghi, individuando caratteristiche come l’assenza di lucro, la conduzione volontaria e l’utilità sociale che possano portare in futuro a sgravarli dai costi impropri o ad attivare forme di convenzione.

Le spese di questi centri sono rilevanti – ha spiegato la consigliera – anche perché spesso sono aggravate dalla necessità di assistenza e cura ad animali in precarie condizioni di salute reggendosi pressoché totalmente sull’autofinanziamento“. Questi centri, infatti, si starebbero diffondendo anche sul nostro territorio regionale, anche se a livello giuridico non esistono e vengono trattati dai servizi veterinari competenti delle Ausl come normali allevamenti di animali a scopo di lucro.

 

Al momento ne esistono tre in regione, due in provincia di Ravenna e uno in provincia di Ferrara. “Hanno sempre fornito la propria collaborazione alle istituzioni e alle forze di polizia in caso di segnalazioni di maltrattamento di animali“, ha spiegato Baruffi. “Sono realtà apprezzabili e la Regione valuta positivamente l’idea di un percorso per il riconoscimento giuridico, partendo da ricerca conoscitiva“. Un annuncio che ha trovato la piena soddisfazione della consigliera Gibertoni: “Una risposta di civiltà, la mia collaborazione sarà piena”.

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