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Regione: altri 99 profughi alla provincia di Rimini

Servono altri 1.600 posti per migranti in Emilia-Romagna. E 99 dovranno trovare sistemazione nella provincia di Rimini. Sono questi i numeri comunicati ieri durante il question time nell’assemblea regionale, quando il sottosegretario alla presidenza della Regione Andrea Rossi ha risposto a una domanda del consigliere di Forza Italia Galeazzo Bignami.

Ma se Rimini, il comune capoluogo, con 618 profughi (al 24 maggio) è ben sopra la quota fissata di 2,5 migranti accolti ogni mille abitanti, che gliene assegnerebbe 483, in altri comuni la situazione è ben diversa. Spicca in particolare Riccione, che con una popolazione di oltre 35 mila abitanti ne accoglie appena 22. In quella data erano sotto quota anche Coriano, Verucchio, Maiolo, Morciano; sopra la media stabilita, invece, Santarcangelo, Novafeltria, Cattolica, Poggio Torriana, Misano; praticamente in pari Bellaria e Montescudo-Montecolombo. Gli altri non ne hanno nessuno.

In marzo, in Emilia-Romagna c’erano complessivamente 12.556 profughi tra le 936 strutture Cas  e i 1.230 posti letto Sprar (aggiornamento ottobre 2016), ma ora la Regione deve sistemare in tutto 14.157 persone.

Dove andranno ora quei 1.600 in più? Le uniche province con un’accoglienza complessivamente “in attivo” sono Parma e Piacenza, pur con diversi scompensi fra i rispettivi comuni.

Di Rimini si è già detto, con 99 posti da coprire. Va peggio la provincia di Forlì-Cesena, che registra un ammanco di 268 sistemazioni. Modena, addirittura, dovrà trovare soluzione ancora per 763 migranti, quando già ne ha 1.500; anche qui il comune capoluogo è però in attivo, mentre quelli minori sono tutti in affanno. Reggio Emilia è sotto di 122 migranti, Ferrara di 105, Ravenna di 30, mentre la città metropolitana di Bologna è in passivo di 360 posti,

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