Abbattere uno scalino insuperabile, allargare una porta troppo stretta per il passaggio della carrozzina, rifare un bagno per adattarlo alle esigenze di chi ha difficoltà a muoversi, realizzare un montascale o un ascensore in stabili che ne sono privi.
Sono alcuni degli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche realizzati grazie alle risorse stanziate dalla Regione Emilia-Romagna per il 2019: oltre 2,5 milioni di euro per finanziare opere già eseguite per migliorare l’accessibilità di edifici e abitazioni private.
Contributi previsti dalla Giunta, che ne ha approvato la ripartizione su tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, con un preciso obiettivo: favorire l’autonomia e la vita sociale delle persone con disabilità, contrastando il rischio di isolamento a cui sono esposte.
Le risorse provengono dal Fondo regionale per il superamento delle barriere architettoniche, istituito con una legge regionale nel 2013, e vengono destinate a Comuni e Unioni di Comuni; sarà lo stesso Comune ad assegnarle ai cittadini e alle famiglie residenti che ne hanno fatto richiesta. Uno stanziamento che permetterà di soddisfare il 100% delle richieste: complessivamente 675, che riguardano 487 casi di invalidità totale e 188 di invalidità parziale.
“Parliamo di aiuti concreti e consistenti per i cittadini con disabilità – afferma il presidente della Regione con delega al Welfare, Stefano Bonaccini – perché la libertà di movimento e l’autonomia anche nell’ambito domestico è una condizione indispensabile per non sentirsi isolati e partecipare attivamente alla vita sociale. La persona deve essere al centro dell’attenzione delle Istituzioni, e le famiglie non devono essere lasciate sole. Dall’inizio della legislatura abbiamo stanziato oltre 23 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche e siamo particolarmente soddisfatti di riuscire a coprire tutte le richieste avanzate”.
Nel dettaglio, dal 2015 la Regione ha destinato 10 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici e nelle abitazioni private e 13 per il programma di miglioramento dell’accessibilità di edifici e alloggi pubblici, 4 dei quali all’installazione di ascensori.
Interventi finanziabili
Gli interventi ammessi al contributo sono opere edilizie per l’eliminazione delle barriere fisiche (adattamento dei servizi igienici, allargamento delle porte, eliminazione di gradini all’interno dell’abitazione), l’installazione di attrezzature per il superamento dei dislivelli (ascensori, montascale, pedane elevatrici) e per la sicurezza e fruibilità degli spazi (predisposizione di videocitofoni e sistemi di automazione per porte e cancelli).