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Regionali. Bonaccini stravince. Il Pd primo partito batte la Lega

Matteo Salvini ha perso il suo “referendum” sull’Emilia-Romagna, la regione dove ha trascorso le ultime settimane di una campagna elettorale martellante. Il candidato governatore del centrosinistra Stefano Bonaccini è stato riconfermato presidente.

Netto il vantaggio sulla leghista Lucia Borgonzoni. Terzo, staccato, il 5Stelle Simone Benini. Quando sono state scrutinate 4.088 sezioni su 4.520, Bonaccini è al 51,3 per cento contro il 43,7 della sua principale avversaria.

L’affluenza è stata l’altra grande protagonista di questa tornata elettorale in Emilia-Romagna ha toccato quota 67,6% degli aventi diritto al voto. La partecipazione ha fatto la differenza nel voto emiliano-romagnola: in quella disaffezione si è inserito il movimento spontaneo delle sardine che, di fatto, è stato tra i protagonisti della campagna elettorale.

Sono stati loro, i quattro ragazzi di Bologna che hanno lanciato un flash mob quasi per caso, a far capire che battere Salvini sul suo campo mediatico era possibile. Non solo hanno riempito le piazze, ribaltando la narrazione secondo cui solo il leader del Carroccio riusciva a farlo, ma hanno riempito i suoi stessi spazi contestandolo in concomitanza della maggior parte dei comizi.

Il Pd torna primo partito con il 34,6 per cento: un primato che gli era stato sottratto dalla Lega alle Europee e dai 5Stelle alle politiche del 2018. Segue la Lega con il 31,96. E Fratelli d’Italia con l‘8,6. La lista Bonaccini presidente ha il 5,7 per cento. I 5Stelle crollano al 4,7 per cento. Ancora peggio va il loro candidato: Simone Benini (3,45). . Molto male anche Forza Italia, al 2,58.

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