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Referendum, Sadegholvaad: “Andrò a votare ma con disagio mai provato”

“Domenica andrò a votare per i referendum ma, devo essere sincero, con un disagio che non avevo mai provato in precedenza. Lo farò perché il voto è un diritto e un diritto è un termine molto più forte e responsabilizzante di un dovere”: così il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad con un post su Facebook si esprime sul voto referedario del 12 giugno.

“Non amo molto – prosegue – chi invita ad andare al mare o a disertare le urne. E’ anch’essa una scelta, per carità, che però personalmente faccio fatica a condividere. Dunque domenica andrò a votare (e comunque poi impegni permettendo andrò al mare perché si possono benissimo fare entrambe le cose…)”.

Quanto ai quesiti: “Sui referendum del 12 giugno mi limito a dire questo: lo spirito dello strumento referendario, in Costituzione, era quello di coinvolgere direttamente la cittadinanza sui grandi temi di coscienza del Paese, facendo una eccezione nel modello della democrazia rappresentativa su cui si basa la nostra Repubblica.
Mi pare questa volta che i quesiti siano prettamente tecnici e non di indirizzo civile generale. Capisco bene siano tutti temi importanti, ma non sono così sicuro che questi abbiano una piena attinenza con lo spirito originario del referendum. E’ materia tipica del lavoro parlamentare: questo sì. E dunque questo spiega, almeno in parte, il clima oggettivamente tiepido con cui si arriva al 12 giugno e al voto”.

“Al di là della comunicazione, che avrebbe sicuramente dovuto essere più fitta e puntuale, evidentemente i cittadini hanno una percezione di poco interesse rispetto ai quesiti, perché forse avrebbero voluto venissero risolti dai parlamentari”, conclude il sindaco d Rimini.

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