“Le regole di accesso al reddito di cittadinanza devono essere migliorate perché’ oggi escludono quasi due terzi dei poveri del nord“. E’ la richiesta del senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti, firmatario con altri colleghi M5S di un’interrogazione parlamentare, depositata al Senato, e rivolta al ministro del Lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo.
“A livello nazionale, secondo l’Istat nel 2019, il tasso di povertà’ assoluta – osservano gli esponenti del MoVimento 5 Stelle – è calato per la prima volta dopo 4 anni, ma la diminuzione ha interessato prevalentemente le aree del Centro e del Sud Italia: solo il 20% dei sussidi è andato ai poveri del nord, nonostante essi rappresentino il 43% su scala nazionale e nel Nord-est siano persino aumentati“. “Questa disparità – aggiungono – dipende dal fatto che l’accesso al Reddito di cittadinanza è basato su una soglia di povertà nazionale che non tiene conto del diverso costo della vita tra Nord e Sud, tra aree metropolitane e piccoli centri. Infatti, secondo i dati Istat, per un adulto che vive solo, la soglia di povertà varia da 839,75 euro mensili nelle grandi città del Nord a 566,49 euro nei piccoli comuni del Sud; per una famiglia con due figli minori varia da 1726 euro al Nord a soli 1263 euro al Sud”. “Il risultato – sottolineano – è che al Nord 1,2 milioni di cittadini, che si trovano sotto la soglia di povertà, hanno entrate troppo alte per accedere al Reddito di cittadinanza”, una distorsione che i senatori del MoVimento 5 Stelle “chiedono di superare adottando nuovi criteri di accesso che tengano conto del differente costo della vita nelle diverse aree del Paese“.
“Questa disparità colpisce anche il territorio riminese e l’auspicio è che si possa eliminare quanto prima. A Rimini sono oltre 2.500 i nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza e ricevono un importo medio mensile di 460 euro.
È una misura importante che ha iniziato a dare ottimi frutti anche da un punto di vista occupazionale e che allinea l’Italia ai maggiori paesi europei, ma è anche una misura nuova che va modificata e adeguata continuamente per rispondere al meglio alle esigenze del Paese e dei cittadini.” Conclude Croatti.