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Rapporto Lega ambiente sull’edilizia scolastica. Rimini tra le migliori in Italia

L’indagine Ecosistema Scuola, giunta alla XIX edizione, esce per la prima volta in presenza di dati ufficiali abbastanza completi dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, che faranno quindi da scenario di riferimento per analisi e comparazioni rispetto ai dati forniti dai Comuni delle città capoluogo di
provincia che sono il campione di amministrazioni oggetto di indagine.

Il dossier di Legambiente cerca di fotografare, però, oltre alla condizioni di sicurezza e le caratteristiche strutturali rilevate anche dall’Anagrafe, il tasso di innovazione e gli indicatori di qualità sia dell’edificio che dei servizi scolastici, che ci possono dare indicazioni per guardare al futuro dell’edilizia scolastica, oltre l’emergenza, e riposizionare la scuola al centro del territorio come agenzia educativa, culturale e modello di processi di sostenibilità e benessere anche a livello strutturale.

L’Emilia Romagna è la regione che, dopo il Trentino Alto Adige, mostra maggiore attenzione all’edilizia scolastica e all’attivazione di servizi in favore delle istituzioni scolastiche. Sono ben 4 le città nelle prime dieci posizioni della graduatoria dei Comuni capoluogo: Reggio Emilia (4º), Piacenza
(5º), Parma (6º) e Rimini (10º). Seguono Forlì (12º), Ravenna (24º), Modena (33º), Ferrara (43º), mancano all’appello Cesena e Bologna per non aver inviato i dati.

A livello regionale, gli edifici costruiti secondo criteri antisismici sono il 15,8%, Rimini la città con la maggior presenza; quelli edificati secondo quelli della bioedilizia sono il 4,1%, a fronte dello 0,9% della media nazionale. Piacenza e Rimini le città che hanno eseguito la verifica di vulnerabilità sismica in tutte le scuole, la media a livello regionale è del 39,5%, sette punti sopra quella nazionale.

Tutte le scuole, delle città oggetto d’indagine in regione, presentano impianti elettrici a norma, il 97,5% dispongono di certificazione igienico-sanitaria, il 94,1% di certificato di agibilità, il 73% di prevenzione incendi, il 63,5% di collaudo statico, tutti dati ben sopra la media nazionale. Anche sul fronte accessibilità i risultati sono buoni, ben il 90,6% delle scuole sono in regola.

I Comuni dell’Emilia Romagna si mettono in evidenza anche per i servizi e le buone pratiche avviate. Ben il 47,1% delle scuole vedono la presenza nelle aree circostanti di piste ciclabili, 36 punti percentuali sopra la media nazionale, il servizio di pedibus è attivato a beneficio dell’11,1% delle
scuole (5,3% il dato medio italiano), il 28,7% usufruiscono di scuolabus (Parma la città che lo
garantisce quasi a tutte le scuole).

Reggio Emilia la città che in Italia investe di più sia per sostenere i progetti educativi nelle scuole sia per specifici progetti e iniziative rivolte agli under 14. In tutte le mense scolastiche vengono serviti pasti BIO, in nessuna interamente biologici mentre la media nei pasti è del 67,1%. In tutti i Comuni sono previsti menù alternativi per motivi religiosi, bandi di appalto in cui si chiede la stagionalità dei prodotti e criteri ecologici nelle procedure di
acquisto (GPP).

Il 75% delle amministrazioni recuperano il cibo non somministrato a favore di organizzazioni no profit. Il 39,2% delle mense dispone di cucina interna (20 punti sopra la media); nel 77,7% viene somministrata acqua di rubinetto; in nessuna viene permesso di portare il panino da casa ai ragazzi favorendo così questo importante momento di condivisione e inclusione dei ragazzi.

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