Prosegue incessante l’attività dei Carabinieri di Riccione finalizzata a dare un nome agli autori dei numerosi episodi di rapine messe a segno nelle vie del centro dalle bande di giovanissimi e proprio al termine di una complessa attività investigativa, gli uomini della Stazione del luogo hanno deferito all’Autorità Giudiziaria per i minorenni di Bologna 3 adolescenti lombardi, due uomini e una donna, che lo scorso 16 agosto, avevano messo a segno una rapina di una collana in danno di una turista di Novara, classe 2000.
In particolare, quella sera la giovane turista aveva avvicinato i Carabinieri al loro transito in viale D’Annunzio, nei pressi del porto canale, raccontando di essere stata poco prima accerchiata e malmenata da un gruppo di ragazze e ragazzi, poi dileguatisi con la sua collanina d’oro.
Ricevuta una descrizione dei componenti del gruppo, i carabinieri si erano messi subito alla ricerca dei malviventi, riuscendo poco dopo a rintracciare e bloccare la ragazza che materialmente aveva commesso il cosiddetto “strappo”, almeno stando al riconoscimento effettuato dalla vittima.
A finire in manette era stata una diciassettenne nata a Varese, condotta nella mattinata successiva presso un centro di accoglienza per minori nel bolognese, su disposizione dell’A.G. per i minorenni di Bologna.
Grazie alla visione degli impianti di videosorveglianza, gli investigatori sono poi riusciti a ricostruire tutti i movimenti del gruppo e ad identificare i tre complici, denunciando così la loro condotta alla competente magistratura.
Nel corso delle indagini, inoltre, i carabinieri hanno accertato che i minori, attraverso l’utilizzo di una applicazione poi rinvenuta sui loro cellulari, avevano scansionato i propri documenti di identità falsificandoli e attestando così di essere maggiorenni, potendo conseguentemente pernottare negli alberghi della riviera senza la prevista autorizzazione di un maggiorenne accompagnatore.