Anche Matteo Alessandroni Maravalle, Coordinatore della Lega Riccione, commenta la vicenda della questura di Rimini.
“Finalmente – scrive – grazie al lavoro dei nostri parlamentari on. Sottosegrertario Morrone e on. Raffaelli daremo una risposta all’annosa questione della sede della Questura di Rimini. Questo è il Governo del cambiamento: poche chiacchiere e azioni concrete. Rilanciamo quindi le dichiarazioni dell’onorevole Sottosegretario circa questa soluzione facendo notare, che grazie a questo governo e al lavoro dei parlamentari del territorio, si è giunti a questa scelta ponderata dopo anni e anni di immobilismo da parte delle amministrazioni locali e centrali”.
“Conosciamo bene le difficoltà in cui operano gli agenti della Polizia di Stato di Rimini. Attualmente la Questura è dislocata su 5 sedi, alcune in situazioni disastrose, con alcuni uffici inagibili ed alcuni locali ricavati in ex garages; nonostante questa situazione di precarietà gli operatori di PS hanno sempre garantito, con il massimo sforzo, la sicurezza nel territorio della nostra provincia. La soluzione di piazzale Bornaccini doterà la nuova sede della Questura dei requisiti minimi di sicurezza, comfort e operatività che adesso non sono garantiti nelle sedi attuali. Serve una soluzione sollecita e, così come dichiarato anche dal Prefetto Camporota, quella di piazzale Bornaccini è l’unica strada perseguibile”.
“Circa il fabbricato di viale Bassi esso si trova in una situazione di assoluta inagibilità dovuta da anni ed anni di abbandono, con frequenti allagamenti e con svariati danneggiamenti; per il suo ripristino strutturale ed impiantistico sarebbero necessari svariati milioni di euro”.
“Ricordiamo il decadimento dell’offerta di acquisto da parte dell’INAIL e le aste andate deserte”.
“Spiace constatare, come il sindaco di Rimini Gnassi, ultimamente impegnato a contrastare leggi dello stato in tema di sicurezza e immigrazione, sia contrario a questa soluzione dettata dal buon senso e dal pragmatismo di questo governo per il nostro territorio. Pragmatismo già dimostrato con i rinforzi di agenti di PS e militari dei CC destinati alla nostra regione e alla nostra questura”.
A questa affermazioni giunge la replica di Marco Di Maio, deputato romagnolo del Partito Democratico:
“Per la Questura di Rimini il Governo non ha trovato alcuna soluzione. Quella di piazzale Bornaccini era una soluzione temporanea già definita da Comune, Provincia e Regione in attesa di addivenire alla soluzione concordata per sbloccare l’immobile di via Ugo Bassi. Che con la geniale idea del Governo, rivendicata dal sottosegretario Jacopo Morrone, viene definitivamente condannato al degrado, in un’area strategica per la città. Si pregiudica il futuro di una fetta di territorio che avrebbe potuto finalmente trovare una risposta”.
Marco Di Maio annuncia anche la presentazione di un’apposita interrogazione parlamentare sull’argomento.
“Rendendo definitiva una soluzione provvisoria, invece, il Governo e i suoi esponenti si assumono la responsabilità di lasciare definitivamente al degrado lo stabile di via Bassi – prosegue Marco Di Maio –, di non dare attuazione al Patto per la sicurezza stipulato dalla città col Viminale nel 2017, di far tramontare il progetto di realizzare una “cittadella della sicurezza” che avrebbe dato una risposta concreta non solo alla Questura, ma anche ad alcune esigenze dei Carabinieri e soprattutto alla Guardia di Finanza che sta lavorando in uffici del tutto inadeguati”.
“Lo Stato sta pagando un affitto a beneficio di un soggetto privato – continua il parlamentare romagnolo – quando sull’immobile di via Ugo Bassi, se l’Inail avesse proseguito nell’impegno assunto anziché ritirare l’offerta, il canone di locazione pagato dal ministero dell’interno avrebbe ampiamente ripagato l’investimento e lasciato interamente in mani pubbliche il patrimonio e i soldi spesi. Il Governo ha ben poco di cui vantarsi: a meno che il complicare le cose e pregiudicare il futuro di un pezzo di città non sia considerato un merito”.