“Affittare ai bagnanti” è per noi una tradizione famigliare, che si tramanda da generazioni.
All’epoca dei miei nonni era frequente che in estate si lasciassero i propri alloggi e ci si trasferisse nel seminterrato o in garage per far posto ai turisti. Gli stessi turisti che ancora oggi, io e la mia famiglia accogliamo ogni estete.
Certo i tempi sono cambiati… non si dorme più in garage, le case sono più grandi e confortevoli, si prenota su internet e si arriva in aereo ma purtroppo per quest’ultimi il benvenuto e l’arrivederci lasciano molto a desiderare.
Qualche sera fa, dopo cena, rientrando a casa sono passata davanti all’aeroporto e ho visto un gruppo di gente camminare al buio, sul ciglio della strada; avvicinandomi ho notato che erano turisti, appena atterrati con tanto di figli, cani e bagagli al seguito….
Senza un marciapiede, un attraversamento pedonale e per di più la prima cosa che vedono uscendo dal piazzale è un rudere fatiscente, quel che resta di un albergo abbandonato a se stesso ormai da troppo tempo. Se il loro primo pensiero somigliasse vagamente al mio si chiederebbero come abbia fatto Rimini a diventare una delle capitali del turismo riconosciuta a livello internazionale.
Per fortuna la mia città è bella, organizzata, piena di gente ospitale e spero che “sopravvissuti” al primo impatto in molti torneranno.
Lettera firmata