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Qualità della vita Italia Oggi: Rimini rimonta 24 posizioni

Emillia-Romagna promossa nella classifica della Qualità della Vita di Italia Oggi, in edicola domani, con Bologna che guadagna una posizione e passa al terzo posto alle spalle di Treno e Bolzano e altre due città della regione Parma (settima che perde la vetta dell’anno scorso) e Modena (decima) nelle prime posizioni. Lo rivela la 24/ma edizione del Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia, realizzato da ItaliaOggi con l’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni.

Emilia-Romagna promossa per lavoro, ricchezza e istruzione, male l’ambiente e la criminalità con Bologna al vertice della poco invidiabile classifica dei reati denunciati.

Tutte le altre città dell’Emilia-Romagna migliorano la loro posizione tranne Ferrara: Reggio Emilia sale all’11/o posto (era 16/a), Forlì-Cesena è 25/a (era 37/a) Ravenna 28/o migliora di una posizione, Piacenza è 36/a (era 43/a l’anno scorso), Rimini sale al 37/0 posto dal 61/o, mentre Ferrara scivola al 47/o posto dal 24/o.

A spingere l’Emilia-Romagna nella parte alta della classifica, secondo gli indicatori presi in esame da Italia Oggi sono soprattutto i dati economici: le città della Regione sono in testa a tutte le classifiche per affari, ricchezza (Bologna seconda solo a Milano), occupazione. Bologna brilla in particolare per l’istruzione: è la provincia italiana con la percentuale più alta di diplomati e laureati sulla popolazione. Bene anche il tempo libero: Bologna è la seconda città per numero di sale cinematografiche, Rimini è la prima per le palestre.

Le note dolenti arrivano dall’ambiente, ma anche dalla criminalità: sulla posizione complessiva di Bologna pesa infatti l’ultima posizione nella classifica dei reati denunciati. Come pure il prezzo degli immobili che vede le città dell’Emilia-Romagna fra le più costose in Italia. Poco lusinghiero anche il giudizio che Italia Oggi dà sulla sanità.

A livello nazionale, Trento è in testa alla classifica, grazie agli eccellenti piazzamenti conquistati in quasi tutti gli ambiti considerati: otto su nove.

Quello di Trento è il primo caso dall’inizio dell’indagine. Non solo. La provincia rappresenta anche la dinamica che contraddistingue le altre province del Nord-Est, il cui punteggio medio a livello dimensionale eccede il corrispondente punteggio medio nazionale.

Stesso discorso ma all’opposto per Crotone, anche quest’anno ultima classificata, che identifica le province del Mezzogiorno con diverse criticità in molti degli aspetti relativi alla qualità della vita. La provincia è nel gruppo di coda in sei dimensioni su nove (affari e lavoro; ambiente; istruzione e formazione; reddito e ricchezza; sicurezza sociale; tempo libero).

Lo studio evidenzia una netta spaccatura tra Centro-Nord, da un lato, Sud e Isole, dall’altro: nessuna provincia meridionale o insulare, infatti, è nel gruppo delle 32 di testa. Roma migliora di una posizione passando dal 54esimo al 53esimo posto.

(ANSA)

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