Un maggio pessimo dal punto di vista meteorologico, ma ottimo per la qualità dell’aria, Le piogge che hanno flagellato la provincia di Rimini hanno infatti ripulito l’atmosfera dalla polveri sottili, peraltro non allarmanti di solito in questo periodo del’anno, mentre non hanno fatto innalzate i livelli di ozono, come solitamente avviene con il rialzo delle temperature.
“Durante il mese di maggio – certifica infatti l’ArpaE – gli inquinanti hanno manifestato concentrazioni relativamente basse. La concentrazione delle polveri è stata abbastanza contenuta e non è stato registrato alcun superamento del limite giornaliero del PM10. Parallelamente, risultano contenute anche le concentrazioni del PM2,5“.
“In genere in questo periodo si inizia a registrare un aumento consistente della concentrazione di O3. In ogni caso, vista anche la meteorologia del mese in questione, l’inquinante non ha registrato alcun superamento delle soglie fissate dalla normativa (valore obiettivo di 120 µg/m3 calcolato come media mobile sulle 8 ore, soglia di allarme di 240 µg/m3 e soglia di informazione di 180 µg/m3 su base oraria).
I rimanenti inquinanti, come sempre, non hanno presentato criticità”.