L’amministrazione di Santarcangelo risponde alle affermazioni del responsabile della Lega Nord di Santarcangelo rispetto alla manutenzione del verde pubblico comparse sui siti d’informazione locale respingendo il tentativo di generalizzare una singola circostanza per attaccare l’operato del comune nel suo insieme.
Santarcangelo – scrive in una nota l’amminstrazione – può vantare sul suo territorio 300 aree verdi per una superficie complessiva di 734.401 metri quadrati, con 6.278 alberi e 36 aree gioco. Affermare che tutti o buona parte di questi versano in una “situazione di grave pericolo” denunciata da “numerose segnalazioni di degrado” è quanto meno esagerato, se non del tutto difforme rispetto alla realtà.
L’amministrazione comunale è pienamente consapevole dell’importanza che le aree verdi e i giochi rivestono per la cittadinanza, tanto che ha deciso di dotarsi da alcuni anni di un servizio di monitoraggio costante su tutte le strutture ludiche, per garantirne la fruibilità in piena sicurezza. Conseguentemente, può capitare e capita che alcuni giochi debbano essere temporaneamente inibiti all’utilizzo in attesa di quelle manutenzioni che li riportino alla completa funzionalità.
Gli interventi di manutenzione sono stati pertanto calendarizzati in un programma che ha consentito finora di effettuare 215 interventi tra fine 2016 e i primi mesi del 2017. Ulteriori 226 interventi sono stati programmati per essere seguiti entro la fine del 2017 e in parte sono già stati portati a compimento visto che i dati qui riportati sono aggiornati allo scorso maggio. I restanti interventi saranno eseguiti nel 2018 per poter essere finanziati con il bilancio del prossimo anno.
Pur consapevole di una situazione certamente migliorabile, l’amministrazione comunale ritiene che la situazione dei parchi pubblici e dei giochi di Santarcangelo non sia affatto in uno stato di degrado e pericolosità com’è stata rappresentata in questi giorni con una buona dose di superficialità.
Quanto alle restanti sollecitazioni rivolte all’amministrazione, la collaborazione con le forze dell’ordine resta l’unica risposta realistica nell’ottica un presidio del territorio responsabile e scevro da considerazioni finalizzate soltanto al proprio tornaconto politico.
