Le “classi in deroga” sono quelle dove il tetto massimo del 30% di alunni stranieri stabilito dal ministero è stato sforato con l’approvazione dell’Ufficio scolastico competente. Ora l’Ufficio scolastico regionale ha diffuso gli ultimi dati su queste classi di ogni ordine e grado scolastico.
Da quanto risulta, la provincia di Rimini è quella con la minor percentuale di classi con oltre il 30% di studenti che non sono cittadini italiani, appena il 4,4%. Il record è invece in provincia di Piacenza (23,3%), poi Modena (17,2%), Reggio Emilia (16,9%) e Parma (12,6%).
La media regionale è del 10,1% del totale, contro l’8,3% dello scorso anno. Restano quindi a un livello inferiore di questa media le province di Bologna (10,1%), Ferrara (8,8%), Ravenna (8,6%), Forlì (8,0%), oltre a Rimini.
«In riferimento alla media regionale di incidenza nei diversi ordini e gradi scolastici — scrive l’Ufficio scolastico regionale — la maggiore incidenza di classi in deroga si registra nella scuola dell’infanzia (22,9%), a seguire nella scuola primaria (15,2%), nella scuola secondaria di primo grado (8,7%) e nella scuola secondaria di secondo grado (7,9%)».