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Profughi ucraini a Rimini, “la priorità è dargli da mangiare”

Sulla situazione dei profughi ucraini, a oggi oltre un migliaio a Rimini, l’Assessore alla Protezione sociale Kristian Gianfreda annuncia: “In queste ore al lavoro su due direttrici: il nuovo programma comunale di consegna dei generi alimentari per le famiglie ospitate (domani la prima distribuzione) e la costituzione del Coordinamento del Terzo Settore per garantire un’assistenza strutturata, puntuale ed efficiente”. 

Per l’esattezza, la Regione Emilia Romagna ha contato fino a oggi a Rimini 1.384 rifugiati, 722 adulti e 662 minori, di cui 47 alloggiati nei Cas.

“Una nostra priorità in questo momento come amministrazione comunale – spiega l’assessore – è senza dubbio quella di organizzare gli interventi d’emergenza per rispondere a una situazione tragica con famiglie e bambini ucraini, in balia di una guerra sconsiderata e terribilmente ingiusta, che si sta consumando a pochi chilometri da noi, nel cuore dell’Europa. Proprio per questo stiamo definendo, in queste ore, delle nuove modalità di risposta a quest’emergenza e ai bisogni dei profughi ucraini venuti qui da noi, in cerca di un posto sicuro”. 

Entro lunedì 14 marzo sarà costituito il Coordinamento del Terzo settore, la cui prima riunione è prevista per martedì 15. “Un tavolo che coinvolgerà le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e gli enti filantropici del territorio, in modo tale da poter contare su una rete sociale ben strutturata, in grado di fornire l’assistenza e gli aiuti necessari in questo delicato momento attraverso un modus operandi organizzato ed efficace”. 

E Gianfreda raccomanda: “Quello che dobbiamo evitare in questa fase è di agire in maniera rapsodica, a macchia di leopardo: serve un coordinamento preciso, in grado di dare risposte risolutive e tempestive, perché siamo di fronte davvero a persone in serie difficoltà, di cui mamme con dei neonati di pochi mesi al loro fianco”. 

Il Comune di Rimini, in attesa che vengano messe formalmente a disposizione le risorse economiche da parte delle Istituzioni nazionali, è intervenuto per supportare le famiglie del territorio con la distribuzione degli alimenti freschi, “che ci era stata segnalata come necessità. Partiremo già domani, sabato 12 marzo, con la prima consegna alle 7.20”. 

“Cercare il più possibile, con tutti gli strumenti che abbiamo, di stare al fianco di queste vittime di una guerra senza senso è ora il nostro obiettivo più grande. Dalle cose più importanti, come appunto la consegna del cibo, alle iniziative apparentemente più leggere, come ad esempio la giornata che stiamo organizzando in sinergia con Mirabilandia e altre realtà locali per offrire alle famiglie, e soprattutto ai più giovani, un’occasione di socialità e, per quanto possibile, di serenità nei parchi tematici”, conclude Gianfreda.

Oltre ai profughi arrivati in gruppo, si sta cercando di rintracciare anche quelli giunti singolarmente, il più delle voltw parenti dei circa 5 mila che abitano in provincia di Rimini. Anche loro necessitano di uno screening sanitario, dato il basso livello di prevenzione da malattie infettive, e non solo covid, nel loro Paese.

(le immagini sono state scattate da Kristian Gianfreda a Leopoli)

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