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Processo Aeradria. Prescritti i reati per Gnassi, Ravaioli, Fabbri, Cagnoni e Maggioli

Svolta nel processo Aeradria. Il tribunale di Rimini dopo una lunga camera di consiglio ha deciso la prescrizione dei reati imputati a Andrea Gnassi, Nando Fabbri, Alberto Ravaioli, Manlio Maggioli, Lorenzo Cagnoni. Per tutti è stato predisposto il dissequestro dei beni.

Rimangono a processo  Stefano Vitali per il reato di concorso in bancarotta e falso in bilancio. Mario Formica per bancarotta e Pansica per il reato di bancarotta per la società RDR.

Per Andrea Gnassi, Lorenzo Cagnoni e Manlio Maggioli rimane ancora un capo di imputazione riferito al ricorso abusivo al credito per le lettere di patronage. Anche questo reato è vicino alla prescrizione che scatterà nei primi mesi del 2021.

Il commento dell’avvocato Nicola Mazzacuva difensore di Andrea Gnassi:

“Nella giornata odierna il Tribunale di Rimini ha pronunciato sentenza liberatoria nei confronti del patrocinato Andrea Gnassi in ordine ai fatti contestati sulla vicenda cosiddetta ‘Aeradria’, risalenti addirittura a 14 (2006) e 9 (2011) anni fa, disponendo altresì il dissequestro di tutti beni. Sentenza liberatoria chiesta, peraltro, dallo stesso Pubblico Ministero. Si conclude così per l’assistito il procedimento sui predetti fatti processuali, ricordando ancora che numerose ulteriori imputazioni erano già state oggetto di una sentenza pienamente assolutoria pronunciata dal GUP del Tribunale di Rimini nel 2017”

Il commento dell’avvocato Maurizio Ghinelli avvocato di Alberto Ravaioli:

“Il Tribunale di rimini dopo lunga Camera di Consiglio ha deciso per una sentenza ai sensi dell’articolo 129 comma 1  dichiarando la prescrizione dei reati e disponendo il dissequestro di beni. La difesa aveva chiesto una sentenza ai sensi dell’ art 129 comma 2,   dichiarando cioè la piena assoluzione rispetto ai reati contestati stante evidente l’inconsistenza  dei reati  contestati.  Dagli stessi testimoni d’accusa è emerso con chiarezza che i reati di falso in bilancio, abuso d’Ufficio e  truffa aggravata contestati all’ex sindaco Alberto Ravaioli non sussistevano. Attendiamo le motivazioni della sentenza al fine di decidere per un appello”

Per gli addetti ai lavori la lunga camera di consiglio per decidere la prescrizione potrebbe essere dovuta  ad una discussione sulla possibile assoluzione piena degli imputati istituzionali che avrebbe di fatto chiuso il procedimento penale anche per gli altri imputati che non hanno i reati prescritti.

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