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Presidio in solidarietà di un operaio dei servizi ambientali: “Non è un rifiuto da buttare”

Nella giornata di giovedì 25 novembre alle ore 9:00 si terrà un presidio in solidarietà ad Elfentis Ech Cherki, operaio dell’azienda Formula Ambiente che opera nei servizi di igiene ambientale, in concomitanza alla convocazione dell’incontro presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro tra il lavoratore e l’azienda che vorrebbe procedere al licenziamento.

“Come ADL Cobas siamo al fianco di Elfentis e della sua famiglia nel chiedere con forza il suo rientro in servizio e quindi l’individuazione da parte di Formula Ambiente di una nuova mansione a lui idonea“, spiega l’organizzazione.

“Elfentis è un operaio che lavora in Formula Ambiente dal 2004 e che dopo più di 15 anni di servizio impeccabile, straordinari e doppi turni si è trovato ad affrontare un problema di salute che gli impedisce di poter continuare a svolgere la mansione che ha sempre svolto.
L’azienda invece di proporre una nuova mansione a lui idonea ha da subito avviato il procedimento di licenziamento per giustificato motivo oggettivo e lo ha sospeso in via cautelativa senza l’erogazione dello stipendio a partire da febbraio 2021.
Così un lavoratore di quasi 60 anni dopo una vita di lavoro usurante, al primo problema di salute si vede scaricato dall’azienda al pari di un rifiuto solido urbano”, continua ADL Cobas.

“La storia di Elfentis non è un’anomalia ma anzi rappresenta una situazione sempre più diffusa tra tanti lavoratori e lavoratrici di questo settore, che nel territorio lavorano nelle aziende e cooperative che vincono gli appalti della multiutility Hera S.p.A., in cui sono elevatissimi gli infortuni e le patologie che lavoratrici e lavoratori riscontrano dopo anni di lavoro in strada in ogni situazione meteorologica, lavoro notturno, sollevamento di carichi pesanti, guida di mezzi pesanti.

Per questi motivi è importante essere solidali con Elfentis nel chiedere un suo immediato reinserimento in azienda con l’individuazione di una nuova mansione, ma contemporaneamente è fondamentale accendere un riflettore sulla situazione del lavoro nei servizi di igiene ambientale affinché non si contrapponga il diritto alla salute con il diritto al lavoro”.

“Chiediamo inoltre che il Comune di Rimini e tutti i Comuni della Provincia di Rimini soci di Hera S.p.A. si facciano garanti della tutela della salute delle centinaia di lavoratori e lavoratrici che lavorano nelle ditte in appalto e che si facciano promotori della tutela del lavoro per tutti coloro che si trovano con problemi di salute dopo anni e anni di servizio e a rischio licenziamento, concludono.

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