Sono aperte le iscrizioni al 55° Premio Riccione per il Teatro, uno dei più noti concorsi italiani di drammaturgia. Assegnato con cadenza biennale all’autore di un’opera originale in lingua italiana o in dialetto, il concorso è aperto a tutte le forme della scrittura per la scena, comprese traduzioni, trasposizioni e adattamenti purché capaci di distinguersi per capacità di sperimentazione e autonomia creativa. Le iscrizioni terminano lunedì 17 giugno 2019.
Il concorso – organizzato dall’associazione Riccione Teatro con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Emilia-Romagna e Comune di Riccione – assegna al vincitore un premio di 5000 euro. Per sostenere gli autori under-30 viene inoltre attribuito il 13° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, riconoscimento di 3000 euro al testo più meritevole tra quelli presentati da autori nati dall’1 gennaio 1989. In memoria di uno storico compagno di viaggio del Premio, viene inoltre confermata la menzione speciale “Franco Quadri”, riconoscimento di 1000 euro all’opera che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria.
I finalisti del 55° Premio Riccione per il Teatro e del 13° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, anche se sconfitti, avranno un’altra importante opportunità di successo al termine del concorso, quando verranno chiamati a presentare un progetto per l’allestimento del loro testo. I progetti migliori saranno premiati con due premi di produzione: in palio 15.000 euro per i finalisti della categoria principale e 10.000 euro per i finalisti della categoria under-30. Due contributi importanti, ideati per favorire la messa in scena di testi meritevoli da un punto di vista artistico e capaci di confrontarsi con la realtà del teatro.
Confermato, per il secondo anno, il Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, assegnato fuori concorso a una personalità, oppure a una compagnia, capace di aprire prospettive inedite al mondo del teatro attraverso progetti e spettacoli che hanno sparigliato preconcetti e convenzioni, distinguendosi per coraggio, invenzione, originalità di sguardo o di stile in campo drammaturgico. A decidere il vincitore è un comitato scientifico compostato da critici e studiosi di teatro.