Potere al Popolo denuncia che stamane a Rimini, dove erano andati a contestare Meloni, “i nostri compagni con le bandiere di Potere al Popolo sono rimasti in stato di fermo e con i documenti trattenuti dalla Polizia per più di due ore, e lo striscione è stato sequestrato”.
In passato, aggiungono, “abbiamo avuto da ridire con il servizio d’ordine della Cgil e ci siamo confrontati con la polizia a difesa dei fascisti, ma è la prima volta che queste due cose avvengono insieme. Cgil e governo Meloni sono nemici dei lavoratori, alleati nella repressione contro chi ha il coraggio di dirglielo pubblicamente”.
E Potere al Popolo spiega sui social: “Non si può far finta che sia tutto normale, che la presenza delLA Presidente del Consiglio più a destra della storia dell’Italia Repubblicana sia cortesia istituzionale. Forse qualcuno ha smarrito la propria “matrice”… Invitandola al Congresso CGIL, Landini ha consegnato altre telecamere a Meloni, cosa di cui non se ne sentiva onestamente il bisogno. E le ha spostate su di lei, quando il sindacato avrebbe potuto chiarire se intende o meno farla finita con l’“eccezione italiana”; quella, cioè, che vede solo nel Belpaese, in tutta l’Europa, l’assenza di mobilitazioni sindacali, tranne quelle portate avanti dai sindacati di base. Perché è questo che preme a milioni di lavoratori e lavoratrici in tutto il Paese”.