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Polizia Postale: “Balena Blu”, condotte antisemite, xenofobe e di estrema destra tra le attività del 2018

Intensa l’attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la prevenzione e il contrasto della criminalità informatica. Tanti sono i settori di intervento. Dal rapporto dell’attività del 2018, si evidenziano interventi al contrasto di fenomeni che scaturiscono dalla fragilità psico-emotiva dei minori tra i quali emergono episodi di istigazione all’autolesionismo e al suicidio, strutturati anche in modalità di sfida o di gioco. 

Dal 2017, la Polizia Postale ha avviato un’attività di monitoraggio finalizzata a contrastare il fenomeno noto come “Blue Whale”, attività rivolta a individuare le vittime e i “curatori” e che ha fatto registrare circa 700 segnalazioni, delle quali 270 confluite in comunicazioni di notizie di reato alle Procure. 

Nell’ambito dei reati contro la persona perpetrati sul web, il ricatto on line è un fenomeno in continua crescita con 940 casi trattati dall’inizio dell’anno. Sono 20 le persone denunciate e 2 le persone arrestate in Italia nel 2018. Anche grazie a una complessa attività condotta in ambito internazionale in collaborazione con la Gendarmerie Royale del Marocco, tramite gli organi di coordinamento istituzionali, sono stati arrestati 23 cittadini marocchini destinatari delle transazioni finanziarie provento di estorsioni a sfondo sessuale.

Tra i reati contro la persona, in costante aumento sono le diffamazioni on line, soprattutto ai danni di persone che ricoprono incarichi istituzionali o che sono note. Per questo reato sono state denunciate 685 persone. Si registra, inoltre, una continua evoluzione nella tipologia dei reati commessi. L’ultima modalità della violenza sulle donne è il fenomeno dei c.d. stupri virtuali: all’interno di gruppi chiusi i partecipanti di sesso maschile condividono foto, ricercate sui social o copiate da contatti whatsapp, di donne ignare, ritratte nella loro vita quotidiana, dando poi sfogo a fantasie violente e comportamenti offensivi. Importante l’attività condotta dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni per il contrasto all’hate speech on line. Sono oltre 5000 gli spazi virtuali monitorati nel 2018 per condotte discriminatorie di genere, antisemite, xenofobe e di estrema destra.

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