Siamo genitori di atlete e atleti della Pol.Com.Riccione, ragazzi e ragazze che in questo momento storico così difficile, hanno comunque la possibilità, grazie soprattutto alla disponibilità di tutto lo staff tecnico e amministrativo della Società Sportiva, di poter usufruire dell’impianto natatorio.
Molti ragazzi e ragazze si stanno preparando atleticamente in previsione di competizioni di carattere regionale e nazionale, viste le conferme dei calendari gara da parte della Federazione e c’é anche chi si sta preparando in vista della massima competizione, le Olimpiadi di Tokyo 2021; giovani, quindi, che portano lustro al Paese e alla nostra Riccione.
Siamo venuti a conoscenza, attraverso le Sue dichiarazioni pubbliche rilasciate sui giornali locali e sui social network, che l’Amministrazione nella persona del Dirigente al Bilancio dott.ssa Cinzia Farinelli, avrebbe liquidato il contributo, dovuto già da diversi mesi per contratto in favore della Polisportiva, non appena la stessa avesse consegnato i documenti richiesti dagli Uffici Comunali, tra cui l’atto di revisione del bilancio (sic!).
Abbiamo pure appreso, sempre attraverso le consuete uscite pubbliche, che questi documenti sono sui Vs.tavoli già da qualche giorno, quando ecco che Lei afferma pubblicamente che è invece necessario altro tempo ai fini della liquidazione del previsto contributo!
Siamo stanchi anche noi di questo atteggiamento! E soprattutto abbiamo paura che tutto ciò porti ad un unico atto: la chiusura della piscina per ragioni economiche, con conseguenze disastrose per la salute fisica e psichica nostra e dei nostri figli, già tutti fortemente provati da mesi e mesi di restrizioni e lockdown.
Da comuni cittadini crediamo che una Amministrazione Pubblica, che così si voglia definire, abbia prima di tutto il dovere di pensare al nostro bene ed in primis debba prendersi a cuore coloro che non hanno mai alcuna voce in capitolo, così come lo siamo noi, genitori ed atleti; e soprattutto abbia il dovere di rispettare le convenzioni e gli impegni contratti con i propri interlocutori e con la cittadinanza tutta.
Il contributo che il Comune deve alla Polisportiva non è esclusivamente un quantum economico, ma oggi in particolare, diventa un atto di welfare insostituibile, per dare ossigeno alle attività sportive svolte in piscina, che altrimenti si vedrà costretta ad affogare nelle proprie acque, trascinando con essa nel vortice tutti coloro che ne fruiscono.
Nelle uscite pubbliche di questa Amministrazione abbiamo sentito parlare di protezione degli interessi dei cittadini, della difesa dei soldi della comunità, di costruzione di interessi di categoria e tutela dell’economia del territorio ma non è mai stata spesa una parola sulla FUNZIONE SOCIALE DELLO SPORT E DEGLI INTERESSI DELLA COMUNITÀ SPORTIVA (atleti, genitori, istruttori, tecnici e tutte le altre persone appassionate vocate alla diffusione della pratica sportiva).
Se è vero che un’Amministrazione parla per il bene della propria cittadinanza, abbiamo sentore che fino ad ora, Codesta, abbia parlato per gli interessi di pochi.
La Sua Amministrazione oggi ha il dovere di sostenere la Pol.Com.Riccione anche aldilà di quelli che sono gli impegni contrattualmente assunti in quanto, in questo particolare momento storico, le famiglie ed i ragazzi del circondario e del territorio vivono lo sport come unico momento di vera socialità, nell’accezione più nobile della parola.
Oggi vogliamo il pane per far crescere le rose!
E se non verremo ascoltati nemmeno stavolta, sappiate sin d’ora che non ci fermeremo, valutando tutte le opzioni in campo per far sentire la nostra voce, quella dei nostri figli, ragazzi e ragazze che quotidianamente si impegnano con dedizione e profondo spirito di sacrificio.
Confidiamo quindi in un Vostro sollecito e positivo riscontro, possibilmente attraverso una uscita pubblica a
favore delle famiglie, dei tecnici, degli atleti e degli sportivi affezionati alla Pol.Com.Riccione.
(seguono 9 pagine di firme)