Continua Mentre Vivevo, rassegna di teatro e arti del contemporaneo, curata da quotidianacom con il sostegno del Comune di Poggio Torriana e ospitata nella Sala Teatro di Poggio Torriana (via Costa del Macello, 10).
Domenica 6 marzo alle ore 17.30 un omaggio di Scenari Visibili al drammaturgo (scomparso nel 2020) Antonio Tarantino con il Vespro della Beata Vergine, pièce della raccolta Quattro atti profani, straordinaria tetralogia di ispirazione religiosa, tragica e grottesca narrazione di un mondo di antieroi commoventi e strazianti. La poetica di Tarantino si lega irrimediabilmente al disincanto, all’ironia, alla lucidità beffarda della sua visione politica ed esistenziale, che nei suoi lavori diventa una graffiante fotografia della dimensione sociale collettiva e personaggi che sono come anime eternamente ferite, sconfitte ma disperatamente vive. In scena Dario Natale, diretto da Mauro Lamanna, «si carica sulle spalle tutta la forza interpretativa, squassante, delle parole tarantiniane».
Le opere di Antonio Tarantino da un lato presentano un forte impatto politico, dall’altro sono state definite come vere commedie all’italiana, nutrite di elementi grotteschi e paradossali. Antonio Tarantino vinse due volte il Premio Riccione per il Teatro: nel 1994 con Stabat Mater e nel 1997 con Materiali per una tragedia tedesca.
Consigliata la prenotazione: 327 119 2652 anche tramite Whatsapp.
Prossimo appuntamento: domenica 20 marzo ore 17.30 conversazione e letture con l’autrice Lia Celi a partire dai suoi ultimi libri “Quella sporca donnina” e “A pari merito”.
L’opera nelle parole del suo autore Antonio Tarantino: «Un padre è venuto a riprendersi il corpo del figlio, morto suicida nelle acque dell’idroscalo. Nell’attesa che l’autopsia si compia egli rievoca, nell’oscurità di un obitorio, come, nel corso di una tumultuosa telefonata notturna, abbia aiutato – nell’apparenza di assecondarne la follia – quel figlio nell’affrontare e superare gli ostacoli e le trappole del trapasso. Un’estrema decisione genera un’intesa fatale in un linguaggio estremo: capace cioè di sciogliere i nodi di un’esistenza “drammatica” densa di casi arruffati, di accidenti. Ciò che può favorire, al di fuori di ogni liturgia, l’incontro con il mito.
Così, per vie casuali, siccome la poesia è l’occasione, l’eroe perviene a una consapevolezza, sia pur opaca, dell’inevitabilità della tragedia: inevitabilità che domanda l’innocenza dell’eroe, la cui sorte è costretta in un conflitto di forze remote ed estranee, tali da impedire l’affacciarsi dell’idea stessa di giustificazione. Questo genera in un lui una sofferenza tragica che, se pur non lo redime (da cosa poi?), lo rende partecipe di una favola originaria, di un’identità».
Scenari Visibili nasce negli anni Ottanta come Cafè Bagarre, primo centro sociale per le Arti in Calabria, dal 2007 compagnia di teatro, opera a Lamezia Terme dove ha condotto una esperienza di Residenza Teatrale riconosciuta dalla Regione Calabria. Propone cambiamenti concreti del circostante (scenari visibili appunto), attraverso i propri spettacoli, laboratori e rassegne.
Ingresso: intero € 10 ridotto € 8. (L’accesso sarà soggetto a limitazioni in conformità con le disposizioni a contrasto della diffusione del Covid-19)