Spettabile direttore, ho visto l’impegno del suo giornale a sostegno delle iniziative per la riduzione della plastica sugli arenili ed in mare. L’ordinanza del Comune di Rimini che ha vietato l’uso di bicchieri di plastica o cannucce per sostituirle con bicchieri in PLA biodegradabile oppure lavabili in lavastoviglie. Iniziative che condivido, preoccupato come tanti, delle condizione di salute del nostro mare.
Tuttavia non posso far notare una evidente contraddizione. Nella serata tra il 14 e il 15 agosto alla beach arena di Miramare durante il concerto, sono stati rilasciati centinaia di palloncini. Ora io non so se sono palloncini biodegradabili oppure in plastica tradizionale.
In ogni caso, anche nella migliore delle ipotesi, liberare palloncini in aria provoca comunque un danno ambientale nel momento in cui esplodono e si dividono in tanti piccoli frammenti. Nel caso di palloncini biodegradibili dopo poco tempo scompaiono, ma nell’intervallo possono essere comunque dannosi per l’eco sistema. Se invece si tratta di palloncini in plastica tradizionale gli effetti sono molto più pericolosi.
Questo episodio mi fa dire che dobbiamo fare ancora tanta strada per raggiungere una coscienza collettiva sui danni che possono provocare certe azioni. Era proprio necessario liberare quei palloncini in aria?
Chiara Bonvicini Rimini