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Pinguini Tattici Nucleari a Igea, fuori dai generi e in cima alle classifiche

Sono una tra le band più seguite dagli appassionati della scena indie della musica di oggi. Si chiamano “Pinguini Tattici Nucleari” e saranno di scena al Beky Bay di Bellaria questa sera, venerdì 30 agosto. Questa band musicale, 24 anni di media, nasce (per caso), nel 2012, ed è capitanata da Riccardo Zanotti (compositore di testi e musiche), Nicola Buttafuoco, Elio Biffi, Lorenzo Pasini, Simone Pagani e Matteo Locati. 

Il gruppo prende forma tra i banchi di scuola, e accompagna l’adolescenza di tutti loro. Hanno all’attivo 4 album, più di 7 milioni di views su Youtube e oltre 40 milioni di streamingPartecipano nel 2019 al disco “faber Nostrum”. Inoltre, “ Fuori dall’Hype”, uscito per Sony il 5 aprile 2019, entra in una sola settimana al 12° posto della classifica FIMI per rimanerci tra i 50 dischi più venduti, e raggiunge in un mese e mezzo i 17 milioni di streaming.

Venerdì 30 agosto si esibiranno al Beky Bay di Bellaria (ore 21,50).

Riccardo, da dove arrivano questi Pinguini?

«Dalla provincia di Bergamo. Venivamo tutti da mondi musicali eterogenei tra loro e pensammo che sarebbe stato bello provare a creare un crossover».

Perché questo nome, chi è stato a sceglierlo?

«È un nome che ha una storia e deriva da qualcosa, tuttavia preferiamo tenere la sua origine segreta perché ci piace il mistero. È un po’ come quelle email che fai da bambino, con dei nomi assurdi e poi ne diventi troppo affezionato per cambiarle. E a questo nome adesso vogliamo troppo bene».

Qual è il vostro genere musicale?

«Nessuno e tutti. La musica è comunicazione, preferire un linguaggio ad un altro sarebbe riduttivo».

Cosa si dovrà aspettare il pubblico del Beky Bay?

«Tanto amore, sorrisi e coccole sicuramente».

State facendo un tour in questo momento? Quali sono i vostri prossimi obiettivi? 

«Sì, siamo in tour e ci piace moltissimo, ci stiamo divertendo tanto. Giriamo l’Italia e ogni tanto c’è pure il tempo di farsi un bagno nel mare. Ci piacerebbe a breve suonare a San Siro, o in alternativa all’oratorio di Torre Boldone».

Nicola Luccarelli

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