Cerca
Home > Cultura e Spettacoli > Da Pif a Tom Hanks, tutti con in testa Fellini

Da Pif a Tom Hanks, tutti con in testa Fellini

A Roma si sta svolgendo il Festival del Cinema. Quando Federico Fellini sfornava i suoi capolavori a Cinecittà, il festival non esisteva. Ma a 23 anni dalla sua scomparsa il regista riminese continua ad aleggiare anche in questa kermesse.

Come succede a Pif, che nel presentare il suo ultimo film In guerra per amore ha confessato: “Il mio vero sogno non è quello di fare un film in America. Il vero sogno sogno o la vera scommessa è essere come Fellini, un altro mio collega regista, che raccontava la propria infanzia, il proprio essere italiano ed era apprezzato dal resto del mondo. Questo sarebbe il mio sogno”.

Da parte sua, Tom Hanks, scherzando c i giornalisti, non riesca a fare a meno di infilare Fellini in tutt’altro contesto: “I miei nipoti non hanno idea di cosa faccia il nonno, non gliene importa nulla, riconoscono la mia voce nella serie Toy Story, ma non hanno ancora capito chi io sia esattamente. Li prendo in braccio fingendo che siano dei banjo, cerco di convincerli che sono un uomo importante, ma non mi credono. Preferisco i miei nipotini alla Festa di Roma, e ora scrivetelo: i nipotini sono meglio di Fellini!”.

Ma poi, parlando sul serio, afferma: “Adoro Benigni, insieme saremmo fortissimi. E poi c’è Fellini. Sono cresciuto a Oakland, in California, guardando un canale tv che trasmetteva film inconsueti. Ho visto 8 e ½ a 14 anni, non capivo cosa stesse accadendo, ma mi colpì moltissimo.”

Ma il regista riminese continua a ispirare non solo il cinema, ma ogni forma espressiva e in ogni parte del mondo.

“Alla ricerca di Fellini”, per esempio, è un nuovo lavoro teatrale scritto e interpretato dalla sudafricana  Megan Metrikini. Racconta di una donna ebrea che sfugge alle condizioni repressive del Sud Africa dell’apartheid e viaggia in Italia per trovare il famoso regista Federico Fellini. Lo spettacolo include immagini da film, storie e citazioni reali di Fellini.

“L’idea – racconta la regista e attrice – viene da una mia vera esperienza di vita. Sono davvero andato in Italia per cercare Fellini. E suoi film mi piacciono tutti, ma “Le notti di Cabiria” e “La Strada” sono i miei preferiti”.

Del resto, Gianni Canova, il “cinemaniaco” di Sky, sostiene: “Chi vorrà capire qualcosa del nostro tempo del 900 tra 100 anni non potrà prescindere da cinema e TV. Puoi fare a meno di Carducci ma non di Kubrick o Fellini”.

Ultimi Articoli

Scroll Up