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Piacenza-Rimini. Il commento pregara del mister Colella

Terza partita sulla panchina della Rimini Calcio per Giovanni Colella, ancora a caccia del primo punto. I biancorossi, reduci da quattro sconfitte di fila, fanno visita al Piacenza, che in classifica più che doppia i romagnoli. Il commento del tecnico biancorosso.

“Al netto della positività dell’atteggiamento mostrato e delle buone cose che abbiamo fatto vedere, un paio di errori li abbiamo commessi e, purtroppo, in questo momento non possiamo permettercene nemmeno mezzo. La cosa che mi fa piacere è che dal punto di vista fisico la squadra sia in una discreta condizione e che in poco tempo i ragazzi abbiano recepito gli input che ho trasmesso loro”.

L’allenatore prosegue la sua analisi dopo la seconda settimana intera di lavoro con il gruppo e pone un ulteriore elemento di riflessione. “Se tagliassimo a metà le partita saremmo settimi in classifica, ciò significa che il problema non è tanto tecnico ma più mentale e di attenzione. Non è possibile perdere così tanti punti nel secondo tempo, in questo dobbiamo assolutamente migliorare estendendo la capacità di attenzione. Quello che è stato fatto sino a questo momento evidentemente non è stato abbastanza, dobbiamo per forza di cose fare meglio. Sono però fiducioso perchè la squadra è intelligente, non mi è capitato molte volte di subentrare e riuscire a vedere così tante cose positive in poco tempo. Il mio compito è cercare di tirare fuori il massimo dai ragazzi e limitare le cose che non vanno”. L’attenzione si sposta sulla formazione emiliana. “Anche lo scorso anno hanno vissuto qualche momento altalenante poi, grazie a un girone di ritorno strepitoso, si sono giocati la B all’ultima giornata. E’ la classica squadra che non sai mai come prendere, cambiano spesso pelle e ti danno pochi riferimenti dal punto di vista tattico, oltre naturalmente a essere una squadra dotata di grande qualità. Nonostante questo non sono dei mostri loro così come non siamo dei cadaveri noi. Rispettiamo tutti ma la nostra piccola presunzione deve essere quella di volere andare a giocarcela su tutti i campi e contro qualsiasi avversario”.

L’ultimo pensiero riguarda la finestra di mercato ormai alle porte. “Non sono d’accordo con le attuali regole del mercato, come è fatto adesso è un suk. Per 4/5 mesi l’anno non si fa altro che parlare di questo, però visto che fa mangiare tanta gente si preferisce lasciare tutto così. Detto questo penso che fare mercato a gennaio sia molto complicato, non fosse altro per le mille variabili che entrano in gioco rispetto alla finestra estiva. E’ altrettanto evidente che abbiamo necessità di riordinare la rosa, sia dal punto di vista della qualità che da quello tattico. Il direttore sportivo Ivano Pastore sta lavorando intensamente, cercheremo di fare quello che serve”.

 

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