La Petroltecnica azienda di Cerasolo specializzata nella bonifica e nel pronto intervento ambientale soprattutto nel settore petrolifero sta attraversando da qualche anno una crisi economica importante. Il piano di ristrutturazione dell’azienda è arrivato ad un punto di svolta. Dopo la rottura del tavolo di trattativa dei primi di agosto nell’incontro tenutosi al Ministero del Lavoro tra azienda e sindacati si è trovato un accordo in sede regionale. Il 21 agosto nell’incontro presso la Regione si è trovato un accordo, meno pesante per i lavoratori. Si sono ridotti il numero di addetti in cassa integrazione, da 165 a 143, ed anche il numero degli esuberi.
Si tratta comunque di una ristrutturazione pesante per la Petroltecnica che ha 218 dipendenti nei vari stabilimenti italiani più oltre trenta collaboratori a tempo determinato. La soluzione prospettata dai sindacati in un incontro con i lavoratori prevede la cassa integrazione per un anno di 143 dipendenti (i due terzi sono dello stabilimento di Cerasolo) e 40 esuberi da ricollocare oppure incentivare all’esodo volontario. Si attende la convocazione al ministero per ratificare il nuovo accordo