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Perseguitava la ex e il suo nuovo compagno: arrestato anziano di Novafeltria

Tutto ha avuto inizio nei primi giorni del mese di luglio quando il 63enne di Novafeltria in uno dei suoi numerosi litigi, spesso tra i fumi dell’alcol, con la sua allora convivente  l’ha picchiata ferocemente, tanto da causarle lesioni personali e costringendola a ricorrendo a cure mediche in pronto soccorso.

La donna, nel  mese di agosto lo lascia e si trasferisce nella casa del nuovo compagno, sperando di porre fine a questa situazione. Ma il 63enne si fa ancora più violento: inizia a perseguitare lei e il suo nuovo con chiamate telefoniche compulsive, intimidatorie e minacce di morte del tipo “ti sparo col fucile”, messaggi a go go, appostamenti sotto l’abitazione e nei pressi del luogo di lavoro della sua ex convivente. E ancora: in un’altra circostanza, ha inseguire l’autobus sul quale si trovava la sua ex compiendo manovre spericolate per fermare il mezzo pubblico.
La Stazione Carabinieri di Pennabilli, nell’agosto u.s., alla luce delle denunce presentate dai due malcapitati, al termine delle relative indagini, denunciava P.R., 63enne originario di Sant’Agata F. ma residente a Novafeltria, per i reati di atti persecutori e minaccia aggravata e, nel contempo, richiedeva alla competente Autorità Giudiziaria, l’emissione di una misura restrittiva della libertà personale.
L’uomo per nulla intimidito dalla denuncia nei suoi confronti non ha esitato, nell’intento di convincere la sua ex ad incontrarlo, ad utilizzare la situazione dicendo, spregiudicatamente, alla donna che era proprio “il Maresciallo dei Carabinieri” (ndr. il Comandante della Stazione di Pennabilli), a volere che si incontrassero da soli per risolvere i loro problemi: la donna per fortuna non ha creduto una parola e non si è presentata all’incontro avvisando subito “il Maresciallo” di quanto stava avvenendo.
Il G.I.P. di Rimini,concordando pienamente con le risultanze investigative, emetteva l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale, in regime degli arresti domiciliari che veniva eseguita dai militari dell’Arma nelle prime ore di stamane.

I Carabinieri della Compagna di Novafeltria, al comando del Cap. Silvia Guerrini, continuano a porre la massima attenzione al fenomeno della violenza di genere offrendo il massimo dell’ascolto e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, molestie, maltrattamenti: l’arresto in questione, infatti, fa seguito ad un ulteriore, recente, episodio di violenza di genere verificatosi negli ultimi mesi nel territorio della Valmarecchia.
Pochi giorni fa, infatti, la Stazione CC di Novafeltria ha dato esecuzione ad un’altra ordinanza di applicazione di misura coercitiva, questa volta di “allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinarsi all’abitazione ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa”, nei confronti di un 35enne R.M. del luogo.
Il provvedimento restrittivo trae origine dalla denuncia della moglie nei suoi confronti, a seguito delle continue vessazioni psicofisiche perpetrate dall’uomo anche con calci e pugni, in presenza dei tre figli minorenni, ed anche mentre la donna si trovava in stato di gravidanza, costringendola a più riprese a ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale di Novafeltria.

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