Due donne di 34 e 36 anni sono indagate per atti persecutori dopo aver vessato e perseguitato l’attuale fidanzata di un loro ex compagno, una ventiseienne riminese residente in un Comune della Provincia.
Tutto ha avuto inizio nel 2018, quando la vittima si era separata dal marito decidendo di voltare pagina per intraprendere una relazione con un altro uomo. Il quale a sua volta aveva messo fine a una relazione di vecchia data con un’altra donna, mettendo tutto in chiaro. La nuova fidanzata nei mesi precedenti era stata baby sitter della ex.
Ma la donna abbandonata, 34 anni, non aveva accettato la fine della sua relazione e con la complicità di un’altra ex, di 36 anni, aveva cominciato a vessare la 26enne con pedinamenti, appostamenti nei luoghi di lavoro, scatti rubati e poi inviati a parenti e amici della ragazza, nonchè all’attuale compagno, al fratello di lui nonché all’ex marito della ventiseienne.
Questa nel giro di pochi mesi era caduta in uno stato di ansia e prostrazione, tale da provocarle un malore dopo l’ennesima umiliazione subita. Una delle due donne si era così accanita contro di lei fino sorprenderla in prossimità della palestra in cui la figlia frequentava alcuni corsi per poi insultarla violentemente, con offese e urla alla presenza della bimba e dei passanti.
Pedinamenti e appostamenti sul luogo di lavoro avevano poi costretto la perseguitata a cambiare occupazione. Nel maggio dello scorso anno la donne, stanca per le ripetute vessazioni, aveva poi deciso di raccontare tutto ai Carabinieri e di sporgere denuncia.
Le indagini rischiano di far passare guai seri alle due donne: il 22 maggio la Procura della Repubblica ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini, preliminare al rinvio a giudizio: al momento sono indagate per atti persecutori.