Ero in Texas durante la campagna per le presidenziali Usa, vi ho anche partecipato facendo campagna per Hillary. Doveva essere la vittoria delle donne. Per la prima volta una donna poteva diventare presidente della storia degli Stati Uniti.
Le lunghe code ai seggi lasciavano sperare in un’affermazione di Hillary Clinton, invece è accaduto l’esatto contrario: Donald Trump ha vinto ed è stato votato anche da molte donne.
In realtà Hillary è stata più votata dalle donne, ma non tanto quanto previsto.
Prorompente e inaspettata l’affermazione del miliardario sessista, xenofobo, razzista, che evidentemente ha saputo intercettare le paure degli americani.
In Texas, i giorni precedenti le elezioni, molte donne si sono mobilitate per la campagna elettorale della Clinton, fuori dalle biblioteche e dai centri commerciali, molte di esse manifestavano entusiasmo con cartelli e cortei.
In gran parte degli ambienti universitari, le donne consideravano Trump un volgare sessista impreparato (il 62% delle donne non laureate ha scelto Trump, contro il 34% per la Clinton). Le donne afroamericane hanno votato in maggioranza per Hillary (solo il 4% Trump), ma l’affluenza afroamericana è stata bassa. Tuttavia nel 2012 Obama aveva ottenuto in Texas meno voti rispetto la Clinton.
Lo Stato del Texas è da sempre roccaforte del Partito Repubblicano, anche se la città di Houston (Democratica) ha votato nel 2015 in maggioranza per abrogare il decreto contro le discriminazioni sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Annise Parker, sindaco democratica, è attivista per i diritti Lgtb. La Parker è lesbica ed è stata la prima persona dichiaratamente omosessuale a essere stata eletta primo cittadino di una grande città statunitense.
Perchè le donne qundi hanno scelto Trump? Nonostante le frasi oltraggiose, offensive. Nonostante le definisse “oggetti esteticamente piacevoli” e quelle che non gli piacevano “maiali grassi” (fat pigs), “cani” (dogs), “sciattone” (slobs) e “disgustosi animali” (disgusting animals). Nonostante considerasse le molestie e le violenze sessuali “logica conseguenza della vicinanza tra uomini e donne”.
Le donne repubblicano lo hanno scelto perché ricco e divertente: “Le donne mi adorano perché sono ricco e potente” è andato dichiarando il miliardario.
Ma per Hillary non è bastato tutto questo. Non è bastato essere la prima donna candidata alla presidenza Usa per meritare il voto delle donne.
Hillary probabilmente non era il candidato giusto, non troppo amata dai suoi stessi elettori, perché apparteneva all’establishment di Washington e alla politica di ieri. Perché era sì una donna, ma di potere, quello del capitalismo statunitense e appariva distante dai ceti medi e da quelli popolari.
Molti scandali l’avevano travolta, la pesante eredità del marit,o ma anche del duplice mandato di Obama che risultava con molte falle.
Si potrebbero dire molte cose a spiegazione della sua sconfitta, anche giuste, ma resta il fatto che a lei come donna è stato preferito un uomo che ha progetti “paurosi” per il mondo e opinioni terrificanti proprio sulle donne.
Veramente difficile fare paragoni fra Hillary e Trump. Lei in ogni caso una donna qualificata, capace di fare il Presidente. Per molti invece Trump diventerà un semaforo verde alla violenza. Alla misoginia.
Il bello (o il brutto) di queste elezioni americane è che ci hanno ricordato che non esistono certezze, tanto meno nel misterioso mondo della politica e dei sondaggi.
Cinzia Bauzone