Cerca
Home > Primo piano > Per Sant’Aquilina 100 mila euro e videosorveglianza di ultima generazione dopo ondata di furti

Per Sant’Aquilina 100 mila euro e videosorveglianza di ultima generazione dopo ondata di furti

È stata un’assemblea partecipata quella che ieri sera (giovedì 17 settembre) si è tenuta nel centro socio occupazionale di Sant’Aquilina, messa a disposizione dall’Associazione Sergio Zavatta, nel rispetto delle norme di distanziamento Covid.

Sicurezza urbana, manutenzione strade, controllo del traffico pesante, gestione rifiuti sono stati gli argomenti principali al centro dell’incontro, a cui hanno partecipato per il Comune di Rimini l’assessore alla sicurezza e legalità, Jamil Sadegholvaad, e il comandante della Polizia locale, Andrea Rossi; con loro Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, e rappresentanti della Polizia di Stato, Hera e Anthea.

L’incontro fa seguito ad altri tenutisi nell’ambito di un progetto con cui la Regione Emilia-Romagna destinerà oltre 100mila euro (grazie ad un piano complessivo riguardante l’intero territorio riminese) per azioni che non riguardano unicamente il bisogno di contrastare fenomeni di microcriminalità, ma anche di creare le condizioni affinché nel quartiere siano sempre più frequenti le occasioni di socializzazione tra i cittadini, in particolare i giovani.

La novità, annunciata per l’occasione da Rossi e Sadegholvaad, è stata la presentazione di un nuovo progetto alla Prefettura di Rimini per poter implementare i sistemi di video sorveglianza di ultima generazione già attivi con due postazioni su via Sant’Aquilina, con un nuovo sistema OCR in grado di integrare la lettura delle targhe, la rilevazione dei transiti e l’incrocio con banche dati di pubblica sicurezza.

Si tratta di uno strumento innovativo che, in aggiunta ai nuovi sistemi già installati, vuole svolgere prima di tutto una funzione deterrente per fenomeni criminosi e vandalici e che ci permetterà un monitoraggio in tempo reale dei movimenti ‘anomali’ che si verificano sul territorio. Uno step ulteriore che si aggiunge ad altre azioni mirate per lo specifico di aree come quelle di San’Aquilina, diverse delle quali frutto delle indicazioni che sono arrivate dal confronto propositivo con i residenti della zona.

Per quanto riguarda lo specifico della sicurezza stradale, il sistema di video sorveglianza uniti ai controlli effettuati dagli agenti hanno già dato risultati positivi in questi anni. I dati, presentati ieri sera in assemblea, testimoniano ad esempio come si sia passati dai 15 incidenti registrati nel corso del 2017 (di cui 7 con lesioni) ai 3 del 2020, di cui solo uno con lesioni, frutto anche delle 144 infrazioni elevate in questi anni per violazioni che vanno dal superamento dei limiti di velocità, al rispetto della segnaletica stradale, all’uso dei cellulari alla guida o alla guida con valori alcolemici superiori al consentito.

Altri argomenti, che sono stati affrontati con i rappresentanti degli Enti responsabili, sono stati quelli relativi alla gestione dei rifiuti, alla manutenzione di strade e fossi, alla potatura di alberi e arbusti, del traffico veicolare pesante legato allo smaltimento di rifiuti.

“Un incontro positivo e propositivo – sottolinea l’assessore Sadegholvaad – che ci ha permesso di fare il punto sullo stato di avanzamento dei sistemi di video sorveglianza, e di recepire alcune interessanti segnalazioni. Positiva la presenza della Polizia di Stato che ha dato alcuni consigli pratici ai cittadini. Riprendo una sua suggestione, rilanciandola, ovvero che sono proprio i cittadini, prima ancora delle telecamere, le prime antenne di un territorio. In zone dove tutti si conoscono è più facile notare macchine sospette o presenze poco rassicuranti. Segnalarle subito è di grande aiuto per la prevenzione e il tempestivo intervento delle Forze dell’ordine. Si tratta di una zona di Rimini su cui stiamo già facendo importanti sforzi, che verranno ulteriormente ampliati, per incrementare controlli e sicurezza, in collaborazione proprio con cittadini e residenti, con cui rimaniamo in contatto durante tutto l’anno.

Ad aprire la serata è toccato a Sabrina Zanetti: lei è una delle volontarie che con alcuni amici ha lavorato a Sant’Aquilina per mettere in atto una strategia di rivalutazione del territorio e per arginare e prevenire situazioni di microcriminalità. “Il primo passo è stato un incontro sulla sicurezza: era l’aprile 2019. L’idea ha trovato nella parrocchia di Sant’Aquilina e in don Simone piena disponibilità e libertà d’azione, gli spazi della parrocchia sono stati utilizzati come punto di riferimento del progetto (non ne esistono altri a Sant’Aquilina) che ha vinto un bando del Comune di Rimini e della Regione sulle periferie”.

È nato dunque Sant’AquilinaLab, un progetto multiforme che solo il covid-19 ha temporaneamente bloccato.

“Questo territorio, come tante altre periferie, merita risposte integrate a domande integrate. – è un passaggio dell’intervento di Emma Petitti – la Regione Emilia-Romagna è stata la prima, oltre 20 anni fa, a legiferare per politiche integrate sulla sicurezza e a finanziare progetti in tal senso. Le risorse sono pure aumentate nell’ultimo lustro. Oltre 1 milione sarà messo a disposizione dei comuni per progetti sulle periferie: mi auguro che Sant’AquilinaLab dia continuità al progetto avviato”.

I ripetuti furti che durante l’estate hanno colpito numerose abitazioni della frazione hanno riportato fortemente l’attenzione sul tema sicurezza. “I furti in casa sono particolarmente odiosi. – ha detto il dott. Falso della Questura – Forze dell’ordine e cittadini debbono lavorare in sinergia: voi siete le nostre antenne. Esistono strumenti che possono accorciare la comunicazione, come l’app youpol o gli antifurti collegati alla stazione dei carabinieri. Se notate comportamenti anomali usate la chat e segnalatelo immediatamente alle forze dell’ordine”.

“Applaudo alla vostra iniziativa – ha esordito Fabbri di Hera – l’azienda è interessata a tutte le forme di laboratorio. Il biodigestore è un impianto che fa ‘sentire’ la sua presenza: cerchiamo di migliorare i suoi effetti sulla mobilità e la viabilità. Dal 2020 ad oggi molto è stato fatto, tanto resta da fare: siamo disponibili”. Alcuni cittadini lamentano odore sgradevoli che arrivano dal biodigestore e la perdita di liquami, specie in estate, quando i camion affrontano i dossi. “Occorre più cautela da parte dei mezzi nell’affrontare i dossi. – l’ammissione di Fabbri – altrimenti si può perdere percolato con le conseguenze che i cittadini conoscono”.

Viabilità verde pubblico e servizi cimiteriali: che fa Anthea? “Via Sant’Aquilina è lunga 4,9 km, tanto traffico si convogli qui per bypassare i tanti semafori della Consolare per San Marino. – ha detto il numero uno di Anthea, Succi – Questa strada è quotidianamente percorsa da 3.500 vetture, in gran parte mezzi fuori ‘scala’, che percorrono un’arteria quasi da utilizzo residenziale. A piedi e in bicicletta è difficile muoversi, ma con una strada da 4,35 mt è difficile pensare interventi di allargamento, considerati i fossi laterali”.

Tante le domande arrivate dal pubblico: per una maggiore sicurezza, una viabilità più ‘umana’, la chiusura delle tante buche, la mancanza di illuminazione su molte strade della frazione, la necessità di migliorare le connessioni internet.

Luigi Pecci ha presentato la possibilità di avviare un comitato. Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque ma intervenuto in qualità di residente di Sant’Aquilina, in proposito alla possibilità di avviare il comitato ha proposto di ampliare la funzione della chat già esistente prima di avviare un nuovo comitato che potrebbe essere divisivo “esiste già la chat di buon vicinato, funziona, non necessita di adesione formale ed è libera, tutti possono entrarvi”.

Chiusura affidata a Sabrina Zanetti: “Sant’AquilinaLab deve proseguire il suo cammino. Ha fatto diverse iniziative, molte se ne possono fare, in collaborazione con le istituzioni. Ma è importante giocare da squadra questa partita per una migliore vivibilità della periferia, e non in ordine sparso. Proseguiamo questo progetto condiviso perché possa migliorare la qualità della vita, della comunità e delle persone che vivono a Sant’Aquilina”.

Ultimi Articoli

Scroll Up