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Per gli studi i reati contro gli animali sono sintomo di pericolosità sociale

Negli ultimi decenni le Polizie Internazionali, tra cui L’FBI hanno studiato a fondo i reati contro gli animali soprattutto se compiuti da individui in età infantile e adolescenziale. Da queste ricerche è emerso che l’uccisione e il maltrattamento degli animali è un sintomo allarmante. Chi, infatti, compie questo tipo di reati, ha l’alta possibilità di diventare un criminale a tutti gli effetti.

Ma com’è possibile? Tutto parte dalla famiglia. La famiglia è il luogo dove l’essere umano cresce e dove sviluppa le proprie emozioni e il carattere, ma se la famiglia non è un ambiente sano e il bambino è vittima di abusi e violenze, crescerà con comportamenti devianti o criminali e le prime vittime saranno proprio gli animali, poi crescendo l’individuo sposterà sulle persone queste devianze.

A sensibilizzare da tempo su questo fenomeno c’è Link, un’associazione di promozione sociale nata negli anni sessanta nei paesi anglosassoni che studia la correlazione tra i reati a danno degli animali e altri reati e ne diffonde i risultati avvalendosi di psicologi, criminologi e tutori dell’ordine allo scopo di informare e prevenire. Dal 2006 la Link è attiva anche in Italia e organizza seminari, corsi formativi e conferenze e collabora con forze dell’ordine e altre istituzioni. In pochi anni ha contribuito alla nascita di una nuova consapevolezza tanto che nel 2007, è nato, all’interno del Corpo Forestale, il Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (N.I.R.D.A.). Nel 2009, in Toscana a Grosseto, è stato istituito il Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Veterinaria Forense.

Nonostante questo, i reati contro gli animali sono, purtroppo ancora, considerati di serie C e i responsabili non puniti a dovere, ma soprattutto quando accadono reati del genere si tende a minimizzare, pensando ad una bravata da parte del ragazzino di turno e ogni volta che viene emessa una sentenza non esemplare, le associazioni animaliste si mobilitano o organizzano delle Talk Force Animaliste per una riforma del codice penale perché i responsabili abbiano punizioni esemplari, perché sia dato a questi reati il giusto peso.
Ma la strada è ancora lunga!

Giovanna Foschi

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