Ma perché Pennabilli ha voluto uscire dalla Protezione civile di vallata? E’ quanto domanda la Lista Civica “Nella storia, il futuro per il Comune di Pennabilli” dopo la revoca del conferimento delle funzioni di Protezione Civile all’Unione dei Comuni. Decisione presa dall’amministrazione comunale di Pennabilli nella seduta di consiglio di ieri sera 26 luglio su proposta del sindaco Giannini.
“La decisione di uscire dal sistema della Protezione civile di vallata, presa senza alcuna vera motivazione, è stata fortemente contestata dall’opposizione – protesta la lista civica con un comunicato – La funzione di assistenza alle popolazioni in caso di calamità, infatti, è molto più efficace se svolta da diversi soggetti che si aiutano vicendevolmente. Rinchiudersi nel proprio recinto comunale non ha alcun senso; anzi appare dannoso e contrario agli interessi della nostra popolazione, soprattutto in relazione alla protezione civile, in un territorio complesso come il nostro”.
“Esiste infatti già dal 2014 un piano intercomunale per la protezione civile di vallata che prevede la valutazione dei vari rischi, sismico, idrogeologico, di incendio boschivo, ecc. che individuava due centri operativi in vallata operanti con mezzi, strutture e disponibilità. Il piano prevedeva anche una costante informazione alla popolazione. Ora tutto questo è stato annullato. Ma chi non ricorda il prezioso intervento della protezione civile per il nevone del 2012?”.
“Chi sarà in grado – ha sostenuto l’opposizione in consiglio e ora ribadisce – di ricoprire i delicati incarichi delle funzioni tecniche, sanitare, delle telecomunicazioni, ecc, previste dal piano? Il nostro gruppo comunale di volontari, pur composto di elementi validissimi, non potrà certo da solo e senza mezzi, affrontare eventuali situazioni di grave pericolo. Speriamo non succeda nulla ma con questa decisione si mette sicuramente a rischio la nostra popolazione, soprattutto quella anziana e sparsa nelle piccole borgate”.