Alle pendici dei Sassi Simone e Simoncello, ha le sue radici una incantevole frazione: Miratoio.
Un piccolo borgo del comune di Pennabilli, che, nonostante il trascorrere del tempo abbia spazzato via quelli che erano i servizi primari come la scuola, negozi di alimentari, ambulatorio medico, la sua Comunità, ora composta da poche persone, non si è mai arresa, cercando di rendere sempre gradevole ed ospitale sia per chi ci abita che per il visitatore il piccolo paesello.
Ha voluto mantenere e continuare quelle tradizioni che per tanti anni sono state “l’impronta” di vita delle famiglie contadine del luogo, coltivando e portando grande rispetto verso quel cereale che li ha da sempre sfamati: il “grano”.
E, sabato 31 luglio, ora, come allora, tutto è tornato a vivere, grazie alla rievocazione della “mietitura” e “trebbiatura” così, come si faceva una volta.
Sin dalle prime luci dell’alba, ad uno ad uno, si sono spalancati gli usci delle case, donne e uomini sono scesi lungo i sentieri per raggiungere i campi di grano.
Poi, con grande maestria (nemmeno il mister Mancini) poteva fare meglio, si sono posizionati a semicerchio, sia per evitare di colpirsi che per rendere l’ avanzamento compatto, dando così inizio alla mietitura.
Nel frattempo c’era chi raccoglieva e legava il grano per formare le “cove”
Una volta terminato il raccolto sono state trasportate nell’aia, per essere da una “vecchia” trebbia sgranellate; chicchi di grano, pronti a diventare farina una volta che entreranno tra le macine a pietra nel vicino mulino.