Sta destando molto scalpore e tante polemiche il post pubblicato su Facebook da un parroco di San Marino, Don Marco Scandelli. Il prete di Borgo Maggiore si voleva scagliare contro la pedofilia nel clero, ma le sue parole hanno finito per sollevare un putiferio. Don Marco ha 38 anni, una laurea in Lettere, Filosofia, Teologia, parroco di Borgo e responsabili della Caritas di San Marino. Aveva scritto un post su Fb dopo la notizia di un prete che abusa di una bambina di 10 anni
Ecco quello che ha scritto Don Marco: “Basta. Io capisco tutto e scuso tutto. Ma..Capisco che un prete possa avere un cedimento. Capisco tutto. Scuso tutto, guardo con misericordia tutto. Ma non questo. Non con un minore. Se un prete sente delle necessità fisiche, piuttosto (scusate il paradosso) si trovi una donna o un uomo consenziente e maggiorenne. Al limite anche un animale. Sono pur sempre peccati, ma non scandalizzano e non traumatizzano, non deviano gli innocenti”
Il parroco, dopo le polemiche, ha poi pubblicato un secondo post nel quale spiega ciò che intendeva dire: “che meraviglia! Un mio post, nel quale condannavo fermamente la pedofilia e mi indignavo contro i sacerdoti che compiono queste azioni schifose, è invece stato volutamente strumentalizzato. E così, un prete che dice quello che pensa contro un’aberrazione, viene messo sotto accusa. Questa è informazione? Questo è amore della verità? Mi si fanno dire cose che io non ho minimamente pensato, distorcendo un paradosso (peraltro segnalato nel mio post) con il quale volevo far capire il mio disgusto assoluto per la pedofilia, oltreché per altre aberrazioni. Mi auguro solo che il motivo che spinge questa gente a fare ciò che sta facendo nei miei confronti non sia quello di denigrare la mia persona o ancor di più la Chiesa che con Papa Francesco sta dando una bella sferzata. O, peggio ancora, cercare di isolare un sacerdote che ha preso una posizione forte contro la pedofilia. A chi combatte certe cose dovrebbe almeno tributarsi un po’ di rispetto. E silenzio. Ps: mi dicono che in un certo blog vengono sistematicamente cancellati tutti i commenti che in qualche modo prendono posizione a mio favore. Viva la libertà di parola!”
Ma nonostante le scuse le polemiche continuano. L’Associazione Sammarinese Protezione Animali, ritiene che le affermazioni di don Marco Scandelli “Se un prete sente delle “necessità fisiche” piuttosto (scusate il paradosso) si trovi una donna (o un uomo) consenziente e maggiorenne. Al limite anche un animale” siano di una gravità estrema per quanto riguarda l’utilizzo degli animali per soddisfare i propri bisogni sessuali. Citare la possibilità, per quanto paradossale, di poter ricorrere a questo tipo di pratiche contro natura, vuole dire incentivarne e legittimarne l’utilizzo, che nell’ordinamento sammarinese si configura come reato in quanto trattasi di maltrattamento. Pertanto l’APAS intende adire alle vie legali per salvaguardare la dignità degli animali e il loro rispetto quali esseri liberi e senzienti”