Marzio Pecci, capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Rimini commenta l’addio di Leonardo Cagnoli (nella foto) a UniRimini:
“Le dimissioni del dott. Leonardo Cagnoli nella gestione della sede riminese dell’università di Bologna lascia stupefatta la città non tanto per le qualità professionali ed umane del Presidente, ma per il modo repentino con cui si sono verificate. Spesso le ragioni personali nascondono difficoltà per lo svolgimento dell’incarico”.
“Qualche mese fa interpretando le difficoltà di Uni.Rimini abbiamo interrogato il Sindaco sui problemi che l’Università riminese vive e suggerivamo di studiare col Rettore un piano di potenziamento dei corsi di laurea ed una serie di incentivi (dallo stipendio agli spazi) affinché i docenti fossero stimolati a rimanere sul territorio per far crescere il Campus riminese. Purtroppo le risposte ricevute dalla Giunta sono state superficiali e incomplete. Il “tutto va bene” dell’assessore è stato smentito nei fatti con le recenti dimissioni del Presidente”.
“Data la situazione che si è creata, prima di nominare il nuovo Presidente occorre aprire un dibattito, tra tutte le forze politiche, che porti a nuovi investimenti e ad avere idee chiare sullo sviluppo della nostra Università. Bisogna trasmettere agli investitori le informazioni su come verranno gestiti i nuovi investimenti e quanti di questi saranno destinati per la gestione e per la crescita che dovrà inequivocabilmente coinvolgere l’intelligenza artificiale che, a nostro avviso, ed alla luce dei cambiamenti del Paese, dovrebbe trovare spazio anche all’interno della università riminese”.
“Prima di occuparsi di poltrone – conclude Pecci – è meglio studiare il progetto per coinvolgere istituzioni e imprenditoria”.
