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Pd Rimini: sabato 19 riunione decisiva sul candidato, i ricorsi finiscono a Roma

Il segretario del Pd di Rimini, Alberto Vanni Lazzari, ha convocato l’assemblea comunale per sabato 19 giugno alle ore 10 presso la sala civica Celle con all’ordine del giorno: “relazione Calvano incontri coalizione, prosieguo percorso per scelta candidatura a sindaco”.
Potrebbe essere la riunione decisiva per definire la candidatura a sindaco per il Partito Democratico e il centro sinistra a Rimini.

La relazione del segretario regionale Paolo Calvano si soffermerà sulle settimane trascorse e spiegherà il tentativo di trovare una candidatura terza rispetto a Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad. Tentativo naufragato per la non disponibilità da parte dell’avvocato Moreno Maresi ribadita in una intervista al Resto del Carlino. Altre soluzione terze non sono state prese in considerazione. Nell’assemblea di sabato gli scenari possibili sono tre:
– Dare un ulteriore mandato al segretario regionale Paolo Calvano per cercare una soluzione terza
– Predisporre le primarie, verso la fine del mese di luglio, per decidere la candidatura tra Petitti e Sadegholvaad
– Votare nell’assemblea comunale la candidatura a maggioranza di Sadegholvaad, sancendo nei fatti una spaccatura importante nel Pd riminese.

Sarebbe la prima volta che la decisione della candidatura a sindaco, con l’elezione diretta, avviene senza una larga condivisione nel partito di maggioranza.

Rispetto a questi scenari, anche la coalizione di centro sinistra potrà subire cambiamenti.
La soluzione terza trova il sostegno in Emilia Romagna Coraggiosa che ha proposto la candidatura di Nazzareno Gabrielli vicedirettore della banca Etica. Sempre come terza figura, la lista civica SiAmo Rimini, promossa dall’ex assessore Irina Imola e da Carla Bonvicini, e i Verdi hanno proposto l’ex europarlamentare Marco Affronte. Una candidatura terza potrebbe trovare l’attenzione anche da parte dei 5 Stelle che potrebbero convergere con il centro sinistra. Le altre soluzioni viceversa non unirebbero il centrosinistra, oltre alle profonde divisioni interne al Partito Democratico.

Nel frattempo i ricorsi promossi Da Maurizio Melucci e dall’avvocato Jessica Valentini vedono i primi pronunciamenti.
Ricordiamo che i ricorsi riguardano l’ampliamento dell’assemblea comunale del Pd a 74 componenti con l’inclusione di membri di diritto. Un ampliamento, questo l’oggetto del ricorso, che non trova riscontro nelle norme statutarie e soprattutto cambierebbe in modo significativo l’esito del voto congressuale del 2017. L’altro ricorso, presentato da Jessica Valentini, ha impugnato il percorso fatto a Rimini da Pd e alleati per scegliere il candidato, e di fatto con il ricorso torna a chiedere le primarie tra Emma e Jamil Sadegholvaad. Un ricorso molto articolato e circostanziato.

Sui ricorsi si è pronunciata la Commissione Regionale di Garanzia che demandato la competenza alla Commissione provinciale. La quale si è riunita il 9 giugno ed ha respinto entrambi i ricorsi.

La disputa sull’applicazione delle norme statutarie è tuttavia tutt’altro che conclusa. Infatti Melucci e Valentini hanno già impugnato la delibera della Commissione di Garanzia provinciale e fatto ricorso alla Commissione nazionale. Solo il pronunciamento nazionale metterà la parola fine.

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