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PD Riccione: “Vista l’incapacità di questa giunta si torni a votare”

“I nodi vengono al pettine e il re è nudo. C’è una regina, ma chi comanda è lui, Nanà Arcuri”. Marco Parmeggiani, segretario del Pd riccionese, va all’attacco dopo le ultime fibrillazioni che hanno colpito la maggioranza di centro-destra governa Riccione: “Stiamo verificando come questa amministrazione passerà alla storia come il nulla”.

“Grandiosi progetti sbandierati e sparati alla gente e sulla stampa e poi infranti – continua Parmeggiani ad alzo zero – Il problema è quando dal dire devi passare al fare. Oggi, tra l’altro, ci hanno regalato un’altra perla: l’assessore Montanari doveva tenere una riunione sulla programmazione della promozione turistica del 2017 e invece… niente. Un incontro con le categorie, gli operatori economici, disdettato mezz’ora prima. Probabilmente perché non si sa cosa dire e che pesci pigliare. Nonostante la data cui siamo arrivati, già molto, troppo avanzata per programmare il turismo. Si tenga conto che fra un mese e anche meno, i grandi tour operator esteri verranno a vedere le offerte… quali, che cosa?”.

Ma perché di tutto ciò il Pd imputa la responsabilità innanzi tutto ad Arcuri?

“Perchè – risponde il segretario – questa è davvero l’amministrazione Arcuri e non l’amministrazione Tosi. Sulle questioni politiche e sulla maggioranza, chi interviene è sempre il segretario di Noi ricciones”. Il sindaco è sempre indaffarata in giro per l’Italia, Roma, Bergamo, per incontri in radio. Ma quando si tratta di esercitare il ruolo, di affrontare le questioni pertinenti e i compiti del mandato, tutto ciò è costantemente demandato, diciamo così, al proprio oracolo riccionese. Noi credevamo fosse il sindaco a dover rispondere della tenuta o meno propria della maggioranza. Ma il sindaco tace”.

Cosa accadrà ora?

“Non lo sappiamo. Secondo noi, niente. Un accordo per il ‘bene comune’ ovviamente verrà trovato. Resta però  lo spettacolo deprimente cui assistiamo. In questi ultimi due giorni se ne sono dette di tutti i colori, anche a livello personale e anche molto pesantemente. Esibizioni tutte interne di carattere muscolare a cui, comunque, questa maggioranza ci ha abituato. Mentre avremmo bisogno di ben altro, in un momento in cui la città è ingabbiata, ingessata, condannata all’immobilismo puro. Alla fine non succederà nulla, ma, come al solito, sotto la cenere rimarranno i carboni ardenti”.

E cosa invece  sarebbe auspicabile secondo il PD, giunti a questo punto?

Vista la evidente incapacità di chi ha amministrato la città in questi due anni e mezzo senza produrre nulla, sarebbe auspicabile tornare a dare la parola ai cittadini. Sarebbe bene tornare a ragionare di progetti credibili e fattibili. Questo nonostante i proclami che tra domani, poi domani o sabato saranno fatti.
Il PD non ha certo paura di tornare a votare, come insinua qualcuno, anzi. Semmai abbiamo paura dei danni ulteriori che possono arrivare dalla situazione disastrosa di questa amministrazione. Noi siamo pronti, il problema è che gli altri non ci daranno il via”.

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